“L’Unione Europea ha dimostrato, di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze sul piano economico e sociale, una capacità di reazione efficace e tempestiva”. Scrive al Forum Ambrosetti di Cernobbio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma il richiamo dell’attenzione è indirizzato anche a Bruxelles. Lodata per l’impegno intrapreso durante la fase più acuta dell’emergenza Covid. Ma chiamata, ora, a dare un contributo essenziale anche su altri fronti che incombono nei campi della stabilità e della sicurezza. Una risposta comune, coesa e coerente, così come accaduto nel corso degli ultimi mesi, durante i quali ha tenuto banco la questione delle campagne vaccinali.
Il messaggio del Presidente
All’assemblea di Cernobbio, Mattarella ricorda che le azioni intraprese sul terreno dei vaccini e del sostegno alle vittime della crisi economica e sociale “confermano la bontà delle scelte effettuate in direzione di una sovranità condivisa a livello continentale. La integrazione europea consente di giocare a livello internazionale sul piano economico una massa critica a tutto vantaggio dei popoli europei”. Il Presidente della Repubblica spiega che “le risorse pubbliche messe in campo sono imponenti, tali da creare, con i suoi programmi di innovazione, una cornice favorevole agli investimenti privati che sono attesi per alimentare una fase ancora più positiva di rilancio”. Con prospettive di ripresa ben precise, anche se soggette alle variabili ancora rischiose della crisi.
Mattarella: “Serve politica estera e di sicurezza comune”
“Una dimensione operativa senza precedenti”, l’ha definita Mattarella, “che costituisce una vera e propria svolta”. E che, ora, deve essere trasferita anche in altri contesti. Soprattutto “nell’ambito del Trattato che, dopo la riflessione della Conferenza sul futuro dell’Europa, dovrà sostituire quello di Lisbona”. Ma anche nella direzione “della pace, dello sviluppo, della sicurezza e della stabilità internazionale. La globalizzazione dei mercati importa che avvenga contemporaneamente alla diffusione dei diritti, per il raggiungimento della piena dignità delle persone in ogni angolo del mondo. Di qui la necessità di una politica estera e di sicurezza comune”.
Scenari decisivi
Una materia in cui l’Ue “si è mossa sin qui troppo timidamente” e che invece “rappresenta la naturale continuazione di quella sovranità condivisa destinata anche a garantire, ai cittadini europei, la prosecuzione di una esperienza di crescita e progresso che non ha eguali”. L’Europa, conclude Mattarella, “non può permettersi di essere assente da scenari ed eventi le cui conseguenze si ribaltano sui Paesi che la compongono e dalla definizione delle regole che presiedono alle relazioni internazionali“.