Dopo l’annuncio sulle misure anti-Covid, il premier Giuseppe Conte, affiancato dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, torna a parlare al Paese. Stavolta offrendo lumi sulla Manovra. La quale, ha spiegato, “ha due obiettivi: sostegno e rilancio dell’economia. Abbiamo elaborato un progetto che guarda a restituire fiducia e sviluppo al paese”. Conte ha precisato che nella Manovra saranno contenute “risorse significative per rafforzare la sanità, rafforzare il trasporto scolastico, dare sostegno ai settori più colpiti, per un nuovo ciclo di cassa integrazione, e per misure di sostegno per favorire la liquidità delle imprese”. Un piano che, come spiegato da Gualtieri, per il 2021 “mobiliterà circa 70 miliardi di risorse per la ripresa… Mettiamo le risorse per far partire dal 1 luglio l’assegno universale per le famiglie con figli, che potrà arrivare fino a 200 euro al mese per figlio per tutte le tipologie di famiglie”.
Manovra, la riforma fiscale
Per quanto riguarda la riforma fiscale, Conte ha spiegato che è stato posto “un primo e significativo tassello per la riforma organica del nostro sistema fiscale. Abbiamo messo in campo 5-6 miliardi per varare già, da metà dell’anno, l’assegno unico”. Sul fisco “non vogliamo aggiustamenti marginali, ma una organica riforma dell’intero sistema fiscale e tributario, ci lavoreremo da subito e ci affideremo per i prossimi mesi a una legge delega per rivedere il sistema della riscossione, ridefinire il contenzioso tributario, riformare il processo tributario e anche per quel che riguarda l’Irpef e la riforma delle aliquote”. Otto miliardi, si precisa, saranno inseriti “in un fondo dedicato cui aggiungeremo risorse dalla lotta all’evasione e dal recupero dell’economia sommersa”. L’obiettivo è “una revisione integrale dell’intero sistema per avere maggiore equità, trasparenza, efficienza e modernità, pagare tutti perché tutti possiamo pagare meno”.
Conte e il Mes
Ma anche sul tema della Manovra il dibattito non sfugge all’argomento del giorno. La domanda fatidica sul Mes arriva di nuovo, vista anche la scia di polemiche che le precedenti dichiarazioni del premier hanno scatenato in maggioranza. “Non può essere la panacea – ribadisce Conte – e la risoluzione di tutti i nostri problemi legati alla recessione. In ogni caso vi anticipo che faremo una verifica di maggioranza per dare nuova linfa al governo, definire le priorità economiche e sociali e un patto da qui alla fine della legislatura”