Le Nazioni Unite avvertono sul possibile aggravarsi dell’escalation in corso tra Israele ed Hezbollah. Dopo gli attacchi indirizzati contro il gruppo libanese e lo scambio di offensive, la tensione è stata rafforzata dai toni utilizzati come avvisaglia reciproca. E, secondo l’Onu, questo è il preludio a una situazione potenzialmente irreparabile.
L’Onu sul Medio Oriente: “Catastrofe imminente”
Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano ha avvertito di una “catastrofe imminente” in Medio Oriente, mentre aumenta la violenza tra Israele e Hezbollah. “Con la regione sull’orlo di una catastrofe imminente, non si può dirlo abbastanza: non esiste una soluzione militare che renderà più sicure entrambe le parti”, ha affermato il coordinatore speciale Jeanine Hennis-Plasschaert in una dichiarazione su X.
Herzog: “Attentati in Libano? Israele non c’entra”
Il presidente israeliano Isaac Herzog, intervistato da Sky News britannica, alla richiesta di un commento sulle accuse rivolte a Israele riguardo alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie in Libano la scorsa settimana ha respinto ogni legame con tali operazioni, affermando: “Rifiuto categoricamente qualsiasi connessione con questa o quella operazione“. Il presidente ha invece parlato dell’attacco, attribuito da Israele a Hezbollah, che a luglio ha colpito Majdal Shams sul Golan. In quell’attacco, almeno 12 persone, inclusi bambini, sono state uccise. Herzog ha sottolineato che Israele “ha il diritto di difendersi”.
Netanyahu: “Colpi duri a Hezbollah”
“Abbiamo inferto a Hezbollah una serie di colpi che non immaginava. Se non ha capito il messaggio, vi assicuro che ora capirà. Siamo determinati a riportare i nostri residenti nel nord sani e salvi alle loro case. Faremo tutto il necessario per ripristinare la sicurezza”, ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu commentando l’escalation al nord delle ultime ore.
Fonte: Ansa