Un pensiero alle tragedie causate dal terremoto e dalle nevicate che hanno seminato morte e distruzione prima di rivolgere lo sguardo alla situazione del Paese. Su queste linee si ĆØ snodata la prima parte della riflessione del cardinale Bagnasco in occasione dellāapertura del Consiglio permanente della Cei che si tiene a Roma fino a mercoledƬ 25 gennaio. La seconda, invece, ĆØ stata riservata alla situazione e alle prospettive della Chiesa italiana.
Solidali con i terremotati
Dopo aver ringraziato i parroci e quanti si sono e si stanno prodigando per i soccorsi nelle zone terremotate e in Abruzzo, il presidente dei vescovi ha detto che āla tragedia ā che tale rimane ā ci sta consegnando anche il volto migliore del nostro Paese, della nostra gente, pronta a mettere in gioco la propria vita per salvare quella altrui; disposta a rinunciare a qualcosa di proprio per condividerlo con chi tutto ha perso. Ringraziamo, quindi, le comunitĆ cristiane che ā in risposta alla colletta indetta dalla Cei ā hanno contribuito finora con quasi 22 milioni di euro. Attraverso le Caritas diocesane ci hanno dato la possibilitĆ di intervenire con risposte ai bisogni primari, con la realizzazione di alcune strutture polifunzionali e lāavvio dei primi progetti sociali e di sviluppo economicoā.
Crisi senza fine
Il cardinale ha poi fornito alcune cifre relative alla crisi che continua a mordere: āDallāinizio, le persone in povertĆ assoluta in Italia sono aumentate del 155%: nel 2007 erano 1 milione ed 800mila mentre oggi sono 4 milioni e 600mila. Dietro ai numeri ci sono i volti e le storie di centinaia di migliaia di famiglieā. Per questo Bagnasco ritiene necessario āprestare la massima attenzione alla legge delega di introduzione del Reddito dāInclusione (REI) e alla predisposizione del Piano nazionale contro la povertĆ . La crisi economica continua a pesare in maniera significativa sulla nostra gente, specialmente sui giovani e sul Meridione. A maggior ragione, in riferimento allāennesimo rinvio sui decreti attuativi, stentiamo a capire come mai tutti i provvedimenti a favore della famiglia ā che potrebbero non solo alleviare le sofferenze, ma anche aiutare il Paese a ripartire ā facciano cosƬ tanta fatica a essere realmente presi in carico e portati a effettivo compimentoā.
Il dibattito sull’eutanasia
Ma mentre da tante famiglie si alza un grido dāaiuto, āla discussione politica ā ha fatto notare il cardinale – verte, piuttosto, su altri versanti, quali ad esempio il fine vita, con le implicazioni ā assai delicate e controverse ā in materia di consenso informato, pianificazione delle cure e dichiarazioni anticipate di trattamentoā. Il presidente dei vescovi non ha nascosto la sua preoccupazione per āproposte legislative che rendono la vita un bene ultimamente affidato alla completa autodeterminazione dellāindividuo, sbilanciando il patto di fiducia tra il paziente e il medico. Sostegni vitali come idratazione e nutrizione assistite, ad esempio, verrebbero equiparate a terapie, che possono essere sempre interrotte. Crediamo che la risposta alle domande di senso che avvolgono la sofferenza e la morte non possa essere trovata con soluzioni semplicistiche o procedurali; la tutela costituzionale della salute e della vita deve restare non solo quale riferimento ideale, bensƬ quale impegno concreto di sostegno e accompagnamentoā. Parole destinate a infiammare il dibattito in corso sul disegno di legge sullāeutanasia che dovrebbe approdare in aula alla Camera entro la fine del mese.
Cittadinanza ai migranti
Il porporato ha fatto riferimento anche al dramma dei migranti. In particolare, ha affermato lāopportunitĆ del āriconoscimento della cittadinanza ai minori che hanno conseguito il primo ciclo scolasticoā e āla possibilitĆ di affidare i minori non accompagnati a case famigliaā.
Preti da ammirare
Infine, Bagnasco si ĆØ occupato dei sacerdoti e della loro formazione permanente: āEpisodi di infedeltĆ al ministero e di oggettivo scandalo sono motivo di dolore, ma non fanno comunque venir meno la stima e lāammirazione per il Presbiterio nel suo complessoā ha ribadito. I lavori del consiglio verteranno in particolare sul Sussidio preparato per la formazione del clero. In questāottica, un pensiero ĆØ stato rivolto ai giovani, anche alla luce del prossimo Sinodo dei vescovi che ha come tema proprio i giovani e la fede: āIntendiamo testimoniare ragioni di vita, affascinandoli alla fede in GesĆ¹ e a cercare risposta alle domande piĆ¹ profonde del cuore, quelle che la cultura dominante vorrebbe distrarre o liquidare con lāofferta di strade menzognereā ha detto il cardinale, aggiungendo che ĆØ necessario educare i giovani āalla libertĆ , quindi a pensare con la propria testa, secondo veritĆ ā.
Fine mandato
Il mandato di Bagnasco alla guida della Cei ĆØ in scadenza e lo stesso cardinale ha fatto riferimento āalla prossima Assemblea Generale, dove saremo chiamati a eleggere la terna relativa alla nominaā del prossimo presidente.