Legge di Bilancio, Network “Sui tetti”: “Giusta la direzione del Governo”

Foto gentilmente concessa dal Network "Ditelo sui tetti"

Il Network associativo “Ditelo sui tetti”, in seguito all’incontro con il Governo sulla leggio di Bilancio 2025, ha rilasciato una nota in cui sottolinea due fattori “di speranza”. In una nota, l’apprezzamento per la via intrapresa: quella delle riforme al centro delle quali vi sia una persona valorizzata e sostenuta nel suo tessuto di relazioni e nelle circostanze più deboli”

Il comunicato stampa

“L’incontro delle associazioni (quelle per un “umano tutto intero” …) con il Governo sulla legge di bilancio 2025, svoltosi il 1° ottobre 2024 presso Palazzo Chigi, ha generato almeno due precisi fattori di speranza”, si legge in una nota del network associativo ‘Ditelo sui tetti’”. “Il primo aspetto positivo – proseguono lo associazioni – è la vivace sintonia di un vasto fronte di formazioni sociali (Forum, Sui Tetti, Fafce, CdO) nell’indicare priorità condivise per: 1) finalmente un radicale sostegno alla natalità e alla famiglia, anche riconoscendo una tax unit familiare perché non si tassano le spese per io figli; 2) un convinto sostegno alle fragilità, credendo soprattutto nelle cure palliative; 3) sbloccare la libertà educativa”.

“Il secondo aspetto positivo – evidenzia Domenico Menorello, coordinatore di “sui tetti” – sta nella «direzione» scelta dai Ministri presenti assieme al Sottosegretario Mantovano, rispetto alle specifiche proposte delle associazioni. I numerosi esponenti del Governo, infatti, si sono, fra l’altro, impegnati all’introduzione di formule fiscali che almeno siano un abbrivio verso il quoziente familiare, alla resistenza verso l’Europa per la difesa dell’assegno unico, al rafforzamento di misure di welfare aziendale per la maternità, a una profonda e più giusta revisione dell’ISEE, all’ulteriore finanziamento delle cure palliative, all’avvio di un modello di vicinanza socio-sanitaria «h24», al potenziamento della solidarietà alimentare, al varo su scala nazionale di un buono scuola per le famiglie meno abbienti”.

“Tutti siamo consapevoli – osserva il network – delle gravi difficoltà finanziarie in cui incorre il Paese, ma proprio per questo quel che conta è che si assumano misure strutturali che, seppur in una prospettiva di gradualità, innestino riforme al centro delle quali vi sia una persona valorizzata e sostenuta nel suo tessuto di relazioni e nelle circostanze più deboli”. “E questa direzione -concludono le associazioni- è stata chiaramente intrapresa!”

redazione: