Le reazioni della politica all’annuncio di Bruxelles sul regolamento di Dublino

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Nuova visita a sorpresa del premier Conte a un istituto alla periferia di Roma. “L’attenzione del Governo sulla scuola continuerà” assicura il presidente del Consiglio, che interviene anche sul referendum sul taglio del numero dei parlamentari e annuncia: voterò sì. Poi il premier commenta con soddisfazione la posizione dell’Unione Europa sul superamento del regolamento di Dublino. “L’Italia ha lavorato molto in questa direzione – ha detto – l’attuale disciplina svantaggia i Paesi di primo approdo. Mercoledì attendiamo la proposta della Commissione Ue, e da parte nostra, siamo già predisposti a lavorare alla modifica dei decreti sicurezza”.

Le reazioni all’annuncio europeo su Dublino

Dubbioso Salvini: “Aspettiamo i fatti. L’anno scorso con me al governo erano sbarcate 5.000 persone, quest’anno con il governo Pd-5stelle si è superata quota 20mila”. Giorgia Meloni fa notare che il regolamento di Dublino riguarda i rifugiati che sono il 10% dei migranti che arrivano in Italia: “bisogna capire come risolvere il rimanente 90%, cioè quello degli immigrati clandestini”. Scettica anche Forza Italia: i precedenti non incoraggiano, finora solidarietà europea assente.

Per il segretario del PD, Zingaretti: “La destra che demonizzava l’Europa anche sull’immigrazione ha fallito”. Dal Movimento Cinque Stelle definiscono “positive” le parole della Presidente della Commissione e puntando l’attenzione sulla necessità di soluzioni concrete come i ricollocamenti automatici e obbligatori.

Il dibattito sul Recovery Fund

Imprese, lavoro e riforme del fisco, sono le priorità tracciate da Luigi Di Maio che avverte: con il voto regionale deciderete voi chi dovrà spendere i soldi del Recovery Fund e come saranno investiti. Il Partito Democratico rivendica il lavoro fatto dal centrosinistra nel gestire l’emergenza coronavirus e poi chiede di investire su green economy e in digitale.

Renzi attacca Salvini sul Mes: noi vogliamo i soldi dall’Europa e non tassare gli italiani. Giusta la linea europea su economia e migranti per Liberi e Uguali.

Dall’opposizione la Lega dice sì al dialogo, ma se governo propone tasse, patrimoniale o di tornare alla Fornero “diremo no”. Fratelli d’Italia attacca: no a ricatti sull’uso dei fondi in base al voto locale. Non crediamo che il governo sia in grado di procedere verso un serio ammodernamento del Paese. Berlusconi chiede di usare soldi del Mes per un grande piano infrastrutturale tra nord e sud. Forza Italia critica poi la gestione dei fondi e chiede investimenti su scuola, sanità e infrastrutture: governo generico e in ritardo su Recovery Plan.

Serena Livoli: