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Lautaro regala la Supercoppa Italiana all’Inter

Napoli battuto da un gol dell’argentino al primo di recupero. Terza vittoria consecutiva nella manifestazione per l’Inter.

Brutta e nervosa la finale di Supercoppa. La vince l’Inter, all’ultimo respiro, con il gol di Lautaro Martinez che arriva al primo dei cinque minuti di recupero. Napoli rimasto in dieci per il rosso per doppia ammonizione a Simeone, che ha retto con cuore e caparbietà, arrendendosi quando ormai vedeva vicino il traguardo dei calci di rigore. Napoli che esce a testa alta, Inter che conquista la terza Supercoppa Italiana consecutiva, la quinta personale per Simone Inzaghi. Doveva essere tutta un’altra partita, ma il Napoli, molto chiuso, ha lasciato pochi spazi ai nerazzurri. Fatale l’ultimo che regala la Supercoppa a Inzaghi. Mastica amaro Mazzarri. Il ricordo di Riva sporcato dai fischi del pubblico arabo

La finale è servita

Il King Saud University Stadium apre le porte alla finalissima. Si assegna la Supercoppa Italiana, con in campo Napoli e Inter. Qualche novità nella formazione rispetto alla vigilia. Mazzarri schiera il suo Napoli 3-4-3, ma deve fare a meno di Mario Rui, al suo posto Zerbin. Davanti i tre tenori, ovvero Politano, Simeone e Kvaratskhelia. In mezzo Mazzocchi, Cajuste, Lobotka e Zerbin. Nei tre dietro davanti a Gollini, ci sono Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus. Analogo problema per Simone Inzaghi (solito 3-5-2) che perde Bastoni, per cui linea difensiva affidata a Pavard, De Vrij e Acerbi davanti a Sommer. Darmian e Dimarco operano sugli esterni di centrocampo, con in mezzo Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan,. Tandem offensivo formato da Thuram e Lautaro Martinez. Direzione di gara affidata ad Antonio Rapuano di Rimini.

Gara nervosa e bloccata

Non certo un bel primo tempo, ma in chiaro stile finale. Napoli e Inter giocano i primi quarantacinque minuti sul filo dei nervi, a tratti persino ruvida. Il tema della gara degli Azzurri è chiaro, cinque dietro come contro la Fiorentina per poi provare il controgioco. Ritmi decisamente bassi, l’Inter ci prova, ma sbatte sistematicamente contro il muro napoletano che in fase di non possesso. Avvio senza emozioni, poi l’Inter prende campo. Occasione per Dimarco che si avventa su una palla vacante e calcia di prima intenzione, palla che termina fuori di pochissimo. Poi bravo Gollini a chiudere su Calhanoglu, mentre Mkhitaryan spreca in malo modo un’azione alla mano. Così facendo l’intento di Mazzarri di tenere viva la partita, rimane, mentre l’Inter non trova sbocchi. I nerazzurri trovano il gol solo quando Thuram sfonda a sinistra e mette una palla in mezzo per Lautaro che la mette dentro, ma non c’è bisogno neppure della revisione al Var per capire che non era gol vista la posizione irregolare dell’argentino. E all’intervallo, sorride Mazzarri, un po’ meno Inzaghi. Rrahmani si prende il giallo, ma ci stava tutto anche per Calhanoglu, Rapuano l’ha pensata diversamente.

Decide Lautaro in pieno recupero

La partita si apre anche se resta ruvida. Cominciano a fioccare i gialli: prima Zerbin per un’entrata su Dimarco, poi tocca a De Vrij che stende Simeone.E subito occasione Napoli con Kvratskhelia che si accentra e calcia, ma trova Sommer pronto alla risposta. Meglio il Napoli adesso. Prendono il giallo anche Barella e Simeone e sarà un giallo pesantissimo perché cinque minuti dopo, altro fallo dell’argentino su Acerbi. Rapuano lo manda anzitempo sotto la doccia: Napoli in dieci. Arrivano i cambi: fuori De Vrij per Carlos Augusto e Barella per Frattesi nell’Inter, mentre nel Napoli Mazzarri aveva richiamato Zerbin per fare posto a Ostigard. Spinge l’Inter col beneficio dell’uomo in più e occasione per Thuram che si divora il vantaggio sprecando l’assist di Pavard da due passi.

Doppio cambio per Mazzarri: dentro Gaetano e Lindstrom per Kvara e Politano. Prova Mazzarri a dare la scossa e mettere dentro forze fresche in vista del rush finale. Spinge ventre a terra l’Inter, il Napoli fatica ad uscire e praticamente si gioca nella metà campo napoletana. Thuram fa gridare al gol: ancora Pavard, spizza un pallone che il francese si vede rimbalzare sul ginocchio a due metri dalla porta. Fuori Mazzocchi, infortunato, dentro Mario Rui che garantisce più copertura, e dentro anche Raspadori al posto di Cajuste. E’ stoico nella sua difesa il Napoli, mentre vede i nerazzurri scorrazzare da tutte le parti. Ma i minuti passano e la partita non si sblocca, con l’Inter che preme di più per vincere evitando la lotteria dei calci di rigore. Ma Napoli tutto chiuso dietro, e niente spazi, con gli azzurri che provano a ripartire in controgioco. Velocissimo quello che porta Mario Rui alla conclusione, però da dimenticare.

Inter campione

Dieci alla fine. Entra anche Sanchez per Dimarco nell’Inter che aumenta la spinta offensiva. Fuori anche Thuram, dentro Arnautovic. Brivido per Gollini: Mkhitaryan ci prova, con una conclusione fortissima che finisce sopra la trasversale. Occasione anche per Arnautovic, ma sull’ex Bologna salva in recupero Mario Rui. Inter sbilanciatissima, anche Sommer fuori dai pali, così LIndstrom calcia di prima intenzione a porta vuota mancando di poco il bersaglio. Cinque minuti di recupero. Serve un guizzo di forza per risolverla. E arriva quando le lancette hanno iniziato il primo minuto extratime. Lo firma ancora lui, Lautaro Martinez. Gran palla di Pavard, velo di Frattesi e palla all’argentino, destro imparabile per Gollini. Inter avanti all’ultimo respiro. Ma non c’è più tempo per pensare al ribaltone. Fa festa l’Inter sul prato di Riyad, ma Napoli uscito a testa alta.

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