Due incrociatori della guardia di finanza sono approdati ieri sera nel porto di Lampedusa per cominciare i trasferimenti dall’isola dove attualmente si trovano 1560 migranti tra l’hot spot e la Casa della fraternità gestita dalla parrocchia.
Il primo gruppo di 130 profughi è partito in nottata. Altri 220 saranno trasferiti nella mattinata di oggi, lunedì 31 agosto. Le operazioni sono in corso alla banchina commerciale del porto.
Tragedia sventata
Aveva sollevato un’ondata di protesta l’arrivo sabato scorso di un barcone con centinaia di migranti a bordo. Il barcone – con 370 persone – era stato soccorso a 4 miglia dalla costa, mentre rischiava di capovolgersi a causa del forte vento di scirocco.
La tragedia era stata evitata grazie all’intervento delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza, che avevano scortato l’imbarcazione in porto. Le persone a bordo, tra cui 13 donne e 33 minori, erano state trasferite alla Casa della Fraternità del parroco don Carmelo La Magra.
Lo sciopero
Il maxi sbarco di sabato sull’isola siciliana, dove venerdì erano approdati altri 500 migranti su una trentina di piccole imbarcazioni, aveva fatto scattare la protesta del comune di Lampedusa che aveva dichiarato lo sciopero generale contro “il silenzio del governo”.
Il commento
Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, sabato aveva detto: “Siamo in ginocchio, con questi arrivi all’hot spot si supereranno le 1.500 presenze. La situazione è insostenibile: o il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo”.
Navi-quarantena
Oggi la risposta da Roma, con i nuovi trasferimenti che dovrebbero riguardare in tutto oltre 300 migranti. Il Viminale ha inoltre promesso l’invio di altre tre navi-quarantena, oltre alle due già presenti. La prima arriverà a Lampedusa entro questa notte; le altre due entro mercoledì. Basterà a placare gli animi?