Una nuova forte scossa si ĆØ verificata all’1.35 con magnitudo 4.8 ed epicentro in provincia di Macerata, secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Lāepicentro sarebbe tra Pieve Torina, Fiordimonte e Pievebovigliana. Lāennesima scossa ĆØ stata avvertita principalmente nelle Marche, dove sarebbero piĆ¹ di 20mila gli sfollati, e in Umbria, ma si ĆØ sentita anche a Roma.
Delrio: “Per il terremoto 4-7 miliardi l’anno”
Il ministro Delrio ĆØ intervenuto sui costi del terremoto ad AgorĆ su Raitre: “Ci vogliono tanti soldi perchĆØ sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C’ĆØ chi stima 100 mld” ma “il lavoro puĆ² essere progressivo con 4-7 mld l’anno”. Si tratta di risorse “possibili perchĆØ noi spendiamo piĆ¹ di 4-5 mld all’anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire”. “Lo Stato deve essere presente con tutte le risorse necessarie”.
Il terremoto deforma 600 chilometri quadrati
I terremoti che dal 24 agosto hanno sconvolto l’Appennino ne stanno anche ridisegnando il paesaggio, con depressioni concentrate in un’area di 600 chilometri quadrati. All’interno di questa zona si trova la depressione piĆ¹ profonda, ossia l’area di 130 chilometri quadrati in cui il suolo si ĆØ abbassato fino a 70 centimetri. E’ quanto hanno permesso di definire le analisi dei dati arrivati dai satelliti, sui quali i ricercatori sono al lavoro in queste ore.
“E’ il contributo dei terremoti alla costruzione dei paesaggi appenninici”, ha osservato Stefano Salvi, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), impegnato nell’elaborazione dei dati inviati a Terra dal satellite radar Sentinel 1, del programma Copernicus gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea.
L’analisi delle immagini dei satelliti
Secondo stime preliminari da confermare, gli spostamenti del suolo potrebbero interessare una zona piĆ¹ estesa, fino a 1.100 chilometri quadrati. Sempre i dati dei satelliti, elaborati da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr), indicano che l’area di Norcia si ĆØ spostata di 30 centimetri verso Ovest e potrebbe essersi sollevata di 12 centimetri, mentre quella di Montegallo si ĆØ mossa di circa 40 centimetri verso Est. Oltre dati di Sentinel 1 i ricercatori stanno lavorando su quelli della costellazione italiana Cosmo SkyMed, di Asi e ministero della Difesa. Nelle prossime ore sono attesi ulteriori dati dal satellite radar giapponese Alos 2.
I satelliti radar
I satelliti radar sono particolarmente importanti perchĆ© riescono a rilevare le immagini in qualsiasi condizione atmosferica e di luce, quindi anche attraverso le nubi e di notte. L’idea che si sta facendo sempre piĆ¹ strada ĆØ che “si ĆØ attivato lo stesso sistema di faglie per i terremoti del 24 agosto e del 26 e 30 ottobre”, ha osservato il sismologo Gianluca Valensise, dell’Ingv.
“Resta – ha aggiunto – la particolaritĆ di questo terremoto: il suo ĆØ stato un comportamento insolito, per cui la scossa piĆ¹ forte ĆØ arrivata per ultima”. La grande domanda, per gli esperti, ĆØ capire come mai il sisma piĆ¹ forte non sia avvenuto subito. Questo non perchĆ© i terremoti abbiano regole: i sismologi sanno che non devono mai stupirsi. “Al momento la risposta piĆ¹ ovvia ĆØ che la struttura che si ĆØ attivata il 30 ottobre non era pronta”, ha osservato Valensise. Ed ĆØ stato un bene, altrimenti, “ci sarebbero state – ha osservato – conseguenze nefaste per la popolazione”.