“Oggi affidiamo a Maria Assunta in Cielo la supplica per la pace, in Ucraina e in tutte le regioni lacerata dalla guerra, sono tante purtroppo. Il frastuono delle armi coprei tentativi di dialogo. Il diritto alla forza prevale sulla forza del diritto. Ma non lasciamoci scoraggiare, continuiamo a sperare e a pregare perché Dio, è lui che guida la storia, che ci ascolti”. E’ quanto ha detto Papa Francesco prima di introdurre la preghiera dell’Angelus.
L’invito a vivere con gioia
Il Papa, inoltre, ha invitato i cristiani alla gioia evitando musi lunghi e lamentele. “La lode aumenta la gioia. La lode è come una scala: porta in alto i cuori. La lode eleva gli animi e vince la tentazione di abbattersi. Avete visto la gente noiosa, quella che vive del chiacchiericcio, è incapace di lodare. Domandatevi: io sono capace di lodare?”, ha chiesto il Papa. “Quanto fa bene lodare ogni giorno Dio, e anche gli altri! Quanto fa bene vivere di gratitudine e di benedizione anziché di rimpianti e lamentele, alzare lo sguardo verso l’alto invece che tenere il muso lungo. Le lamentele… c’è gente che si lamenta tutti i giorni”, ha sottolineato il Pontefice.
L’importanza del servizio
Il Papa, prima di introdurre l’Angelus, ha parlato dell’importanza del servizio agli altri e del volontariato. “Aiutare costa a tutti noi! Lo speerimentiamo anche noi, nella fatica, nella pazienza e nelle preoccupazioni che il prendersi cura degli altri comporta. Pensiamo, ad esempio, ai chilometri che tanti percorrono ogni giorno per andare e tornare dal lavoro e svolgere molte mansioni a favore del prossimo; pensiamo ai sacrifici di tempo e di sonno per accudire un neonato o un anziano; e all’impegno nel servire chi non ha da ricambiare, nella Chiesa come nel volontariato. Io ammiro il volontariato”, ha sottolineato Papa Francesco.