Ancora la Spagna a sbarrarci la strada della finale di Nations League. A Enschede, la nazionale di De La Fuente, ha la meglio su quella di Mancini in un match contrassegnato da due errori della retroguardia italiana in uscita di Bonucci, di posizionamento di Acerbi. Vince 2-1 la Spagna, con in mezzo il momentaneo pari di Immobile su rigore. Domenica le finali: a Rotterdam Croazia e Spagna per la coppa, a Enschede Italia e Olanda per il terzo posto.
Le scelte di De La Fuente e Mancini
Le formazioni sono quelle caldeggiate alla vigilia, con De La Fuente e Mancini che in linea di massima confermano le anticipazioni della vigilia. Nella Spagna, il tecnico apre con un 4-2-3-1, con Morata punta centrale e alle sue spalle Rodrigo, Gavi e Yeremi Pino. Dietro, Unai Simon tra i pali, con Navas, LeNormand, Laporte e Jordi Alba nei quattro dietro, mentre Rodri e Merino agiscono da intermedi. Atteggiamento 3-5-2 per Mancini che rispetto alla vigilia apporta una sola modifica a centrocampo. Donnarumma tra i pali, Toloi, Bonucci e Acerbi dietro. Di Lorenzo e Spinazzola esterni con Frattesi, preferito a Verratti, Jorginho e Barella in mezzo. Davanti Immobile con Zaniolo a sostegno. Direzione di gara affidata allo sloveno Vincic. Ventiseimila gli spettatori, con 3548 italiani e 3721 spagnoli. Prima del via osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Silvio Berlusconi.
Botta e risposta in dieci minuti
C’è appena il tempo di cominciare, un buon allungo di Spinazzola, che la Spagna mette il muso avanti con Yeremi Pino, ala del Villareal, che approfitta di una sciagurata uscita di Bonucci che spiana la strada all’esterno spagnolo che apre il destro a infila Donnarumma: 1-0 dopo 4 minuti. E’ una partita intrigante, con entrambe che provano il palleggio. Zaniolo non riesce ad approfittare di un altro errore in uscita, stavolta di Unai Simon e non riesce a calciare. Ma a stretto giro crea l’occasione del pari. L’ex Roma si fa trovare pronto sull’imbeccata di Jorginho, colpisce di prima intenzione con palla ribattuta con le mani dall’esordiente LeNormand. Vincic non ha dubbi, calcio di rigore. Dal dischetto, la freddezza di Ciro Immobile che spiazza Unai Simon per l’1-1 dopo dieci minuti.
Frattesi fermato dall’offside
Miglior fraseggio per l’Italia, più pratica degli spagnoli quando è il momento di verticalizzare. Manovra che parte sempre dal basso, ma con gli azzurri che in mezzo si fanno preferire. Bel taglio di Jorginho che premia l’inserimento di Frattesi con il calciatore del Sassuolo che con il destro a incrociare infila ancora Unai Simon. Gioia del gol che dura un battito di ciglia in quanto Frattesi era partito in leggera posizione di fuorigioco e quindi gol annullato. La Spagna si fa subito sentire con una percussione di Alvaro Morata, Donnarumma c’è. Partita godibile, tanto equilibrio, ma sul piano del gioco meglio l’Italia che crea più occasioni. Finora troppo prevedibile la Spagna.
Joselu all’ultimo respiro
Bonucci resta negli spogliatoi insieme a Spinazzola, con Mancini che inserisce Darmian e Federico Dimarco, mentre nella Spagna c’è Marco Asensio al posto di Rodrigo. E la Spagna crea subito una doppia, ghiottissima palla gol. Merino da un paio di metri, viene murato da Donnarumma, palla che rimane nella disponibilità di Morata che si gira ma la palla scivola fuori di un nulla. Spagna più incisiva. Punizione di Asensio, Donnarumma smanaccia malissimo, Rodri in sforbiciata manda alto. Adesso il miglior palleggio premia gli inserimenti spagnoli, ma l’Italia c’è. Dentro Chiesa per Immobile con Zaniolo che passa a fare la punta centrale. Fuori anche Jorginho, dentro Cristante dopo un’ora di gioco. La partita non decolla, dentro Canales per il deludente Gavi nella Spagna. Altro doppio cambio nella Spagna che inserisce Fabian Ruiz e Ansu Fati per Yeremy Pino e Merino, mentre nell’Italia Mancini richiama Frattesi per inserire Verratti. Fuori anche Morata, dentro Joselu quando alla fine ne mancano appena sette più recupero. Ed è proprio l’ultimo arrivato a decidere la sfida al tramonto del match. Conclusione di Rodri dal limite e dopo una deviazione, Joselu mette dentro tenuto in gioco da Acerbi: 2-1 Spagna a due dalla fine. Quattro di recupero. La furia azzurra non basta, perché la Spagna concede praticamente nulla. E la vince, all’ultimo respiro. Due gol frutto di due errori della retroguardia azzurra. La Spagna raggiunge la Croazia con la quale domenica sera alle 20.45, giocherà la finale di Rotterdam, mentre l’Italia giocherà per il terzo e quarto posto a Enschede contro l’Olanda sempre domenica, ma alle 15.