La Juve stecca e l’Inter scappa

Mg Verona 17/02/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Fiolip Kostic-Jackson Tchatchoua

Doveva vincere per tenere il passo dell’Inter e cancellare le amarezze del recente passato, ma al Bentegodi la Juve ha continuato a palesare incertezze. E’ finita 2-2 con il Verona che ha addirittura rischiato di vincere, giocando a viso aperto la sfida contro i bianconeri. Che adesso devono guardarsi alle spalle perché il Milan, vincendo domani a Monza, può prendersi il secondo posto.

Sblocca Folorunsho, pari Vlavovic

Un primo tempo ricco di emozioni al Bentegodi con il Verona che parte spavaldo, aggredisce e sorprende la Juventus. Bravi i  gialloblù di Baroni a giocarsi la partita a viso aperto, senza tatticismi tanto da sbloccarla subito con il nigeriano Folorunsho che sorprende Szczęsny con un tiro di collo mancino sul quale può nulla il portiere bianconero. La posta in palio è altissima, con il Verona interessato a fare punti nella corsa salvezza e la Juve obbligata a rispondere all’Inter vittoriosa ieri contro la Salernitana. Così la squadra di Allegri reagisce allo svantaggio e alla mezz’ora trova il pari su calcio di rigore per un braccio largo di Tchatchoua su conclusione di Kostic. Impeccabile la trasformazione di Dusan Vlahovic. Giusto l’1-1 all’intervallo, ma gran bel Verona.

Botta e risposta in tre minuti

Non cambia il canovaccio della partita, con il Verona che non difende il risultato, ma si propone con intensità nella metà campo bianconera. E dopo una manciata di minuti i veronesi trovano il nuovo vantaggio. Verticalizzazione improvvisa dei gialloblù, con Folorunsho che serve Noslin che con un rasoterra di prima intenzione gela ancora il portiere polacco della Juve: 2-1 Verona. La partita si accende, i veronesi sbagliano un’uscita, intercetta Locatelli che innesca Rabiot, sinistro sporco che muore sul palo più lontano: 2-2. Si gioca su sottili fili di equilibrio. Entra anche Chiesa per aumentare il potenziale offensivo, perché la Juve non può permettersi di fermarsi ancora, poi tocca ad Alcaraz. Venti alla fine, col Verona attento e la Juve a provarci, ma il Verona non molla. Va alto un sinistro di Chiesa, mentre Baroni gioca la carta Henry. Non c’è un attimo di tregua, perché entrambe pensano a vincere. Ultimi spiccioli di una gara intensissima. Sei di recupero, mentre sale l’incitamento del Bentegodi. Montipò salva di piedi su una percussione di Chiesa. Juve a testa bassa, ma il Verona non cede un solo centimetro. E finisce qui, con un punto pesante, per la classifica e per il morale del Verona. Per La Juve è quasi una sconfitta, perché l’Inter è a +9 e il sogno scudetto è bello che tramontato. Un momentaccio per Allegri, due soli punti in quattro partite. Pochi, decisamente.

Male il Napoli: Genoa ripreso al 90esimo

Continua a deludere la squadra di Mazzarri, senza gioco e idee, confusa. Voleva dimenticare la sconfitta di San Siro contro il Milan, ma ha finito con l’accentuare i suoi attuali limiti davanti ad un Genoa pratico che ha concesso nulla giocando una partita maiuscola. Primo tempo con a referto le sole conclusioni di Kvaratskhelia e Anguissa da una parte e un doppio Retegui dall’altra. Il Napoli fatica, il Genoa cresce e alla ripresa del gioco trova il gol del vantaggio grazie a Frendrup. Il Napoli si sveglia solo nel finale quando aumenta i giri del motore e con la forza della disperazione trova il pari grazie a Ngonge al minuto novanta. Che evita la sconfitta interna, ma non cancella l’attuale momentaccio sottolineato dai fischi del “Maradona”.

Massimo Ciccognani: