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Il King’s Speech di Carlo III inaugura il nuovo Parlamento

Il re britannico, assieme a Camilla, ha presenziato all'apertura della nuova sessione parlamentare. Starmer conferma gli obiettivi di governo

Il re del Regno Unito, Carlo III, ha presenziato a Westminster, assieme alla regina Camilla, all’inaugurazione della nuova sessione parlamentare. Il tradizionale King’s Speech ha preceduto la presentazione del programma di governo, stilato dai laburisti freschi vincitori delle elezioni. Il primo ministro, Keir Starmer, ha confermato gli obiettivi proposti in campagna elettorale, dall’impegno per l’energia rinnovabile al piano per il contrasto dell’immigrazione illegale.

Re Carlo, King’s Speech a Westminster

Re Carlo III oggi a Westminster, preceduto dalle insegne regali, per il King’s Speech: la solenne inaugurazione di una nuova sessione parlamentare, che quest’anno coincide col passaggio dei poteri post-elettorale al governo laburista di Keir Starmer dopo 14 anni di dominio Tory. Il sovrano 75enne, tornato all’attività pubblica da 3 mesi dopo la diagnosi di cancro di gennaio, è affiancato dalla regina Camilla. La secolare cerimonia è segnata dal rito delle porte chiuse al messo del monarca da parte della Camera elettiva dei Comuni (a suggello simbolico della sua autonomia) e poi del trasferimento dei deputati in quella dei Lord.

I sovrani nella Camera dei Lord

Re Carlo e la regina Camilla hanno preso posto come d’abitudine sui due troni predisposti nell’aula della Camera dei Lord, entrambi con la corona cerimoniale in testa. Il sovrano veste anche il tradizionale, pesante mantello di velluto con bordi di ermellino. Mentre i membri dello staff del Parlamento sono pure vestiti in uniformi storiche, al pari di tutti i lord, degli speaker della camera bassa, Lindsay Hoyle, e della Camera alta.

Gli obiettivi del nuovo governo

Dopo la sfilata dei deputati dalla Camera dei Comuni a quella dei Lord, guidati in doppia colonna dal nuovo premier laburista, Keir Starmer, e dal nuovo capo dell’opposizione conservatrice, Rishi Sunak, ha quindi preso il via la lettura dell’elenco delle leggi previste dal programma annuale del governo. Elenco già anticipato ai media nei provvedimenti più importante e che il re ha letto con voce piana a nome del “mio governo”, secondo la formula della tradizione. Indicando fra gli obiettivi del nuovo esecutivo il rilancio “della crescita”, misure per “la sicurezza” (con focus sul contrasto dell’immigrazione illegale), una nuova “strategia industriale”, “riforme” per garantire un’accelerazione sul fronte delle infrastrutture (delle ferrovie in primis), “un new deal” sui diritti del lavoro, “investimenti per le fonti di energia rinnovabile”, e un rafforzamento della devolution a favore delle nazioni e dell’amministrazioni metropolitane del Regno Unito.

Manifestazioni pro-Palestina

Dieci militanti filo-palestinesi del movimento Youth Demand sono stati arrestati da Scotland Yard prima della partenza in corteo della carrozza che sta ora portando Re Carlo III e la regina Camilla da Buckingham Palace a Westminster per il King’s Speech. I fermi sono stati eseguiti nelle vicinanze del Parlamento, dove gli attivisti avevano annunciato un blitz di protesta contro il sostegno militare ed energetico di Londra a Israele. Il corteo reale non è stato in alcun modo coinvolto. La parata verso Westminster è iniziata infatti dopo la retate.

La lettura del programma

Dopo la sfilata dei deputati dalla Camera dei Comuni a quella dei Lord, guidati in doppia colonna dal nuovo premier laburista, Keir Starmer, e dal nuovo capo dell’opposizione conservatrice, Rishi Sunak, ha quindi preso il via la lettura dell’elenco delle leggi previste dal programma annuale del governo. Elenco già anticipato ai media nei provvedimenti più importanti e che il re ha letto con voce piana a nome del “mio governo”, secondo la formula della tradizione. Indicando fra gli obiettivi del nuovo esecutivo il rilancio “della crescita”, misure per “la sicurezza” (con focus sul contrasto dell’immigrazione illegale), una nuova “strategia industriale”, “riforme” per garantire un’accelerazione sul fronte delle infrastrutture (delle ferrovie in primis), “un new deal” sui diritti del lavoro, “investimenti per le fonti di energia rinnovabile”, e un rafforzamento della devolution a favore delle nazioni e dell’amministrazioni metropolitane del Regno Unito.

Immigrazione illegale

La costituzione di una forza di coordinamento di polizia in grado di usare i poteri dell’antiterrorismo per contrastare “l’immigrazione illegale”, già annunciata dal nuovo governo laburista britannico di Keir Starmer, è stata formalizzata fra le iniziative programmatiche annuali lette da re Carlo III in Parlamento nel King’s Speech. Fra gli altri punti, il rafforzamento dell’indipendenza dell’organo di controllo sui conti di bilancio, di un’autorità di regolazione del calcio, degli impegni del Regno verso la Nato e per l’aumento delle spese militari, oltre che per il rilancio della crescita economica e delle infrastrutture.

Dopo la Brexit

Il discorso del re, contenente i titoli legislativi del programma di governo (in totale 35 leggi, secondo i piani di quest’anno), si è chiuso con la tradizionale invocazione della benedizione divina, da parte del sovrano, su parlamentari e governanti. Nel testo è stato confermato pure l’impegno per “un reset” delle relazioni post Brexit fra Regno Unito e Ue (che peraltro nelle intenzioni dichiarate di Starmer non rimette in discussione il divorzio di Londra da Bruxelles sancito dal referendum del 2016 e neppure l’uscita dal mercato unico). Nonché la promessa abolizione dei circa 100 seggi ereditari residui della Camera dei Lord, conservati dopo la riforma di oltre 20 anni fa che per il resto aveva già trasformato la camera alta di Westminster in un organo formato da membri cooptati – per meriti vari – forte attualmente di circa 800 pari del Regno insigniti del titolo di Lord (gli uomini) o di Baroness (le donne).

Fonte: Ansa

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