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Ucraina, 5 civili feriti in due raid russi su Leopoli

Il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv dichiara che le truppe ucraine hanno liberato alcuni insediamenti. A Kiev annullato il coprifuoco rafforzato

Dopo un mese di guerra, continuano gli scontri tra le forze russe e ucraine. Colpito di nuovo il centro di ricerca nucleare a Kharkiv. Nella regione di Kiev sarebbe stato feriti cinque civili, mentre nella capitale il sindaco aveva prima annunciato un coprifuoco rafforzato dalle 20 di stasera fino alle 7 del mattino di lunedì 28 marzo per poi dire che non sarà introdotto. Nel nord del Paese, il primo cittadino di Chernihiv avverte che la città è stata distrutta, mentre nell’est le truppe ucraine avrebbero liberato alcuni insediamenti e Trostyanets nella regione di Sumy. Sul mar Nero, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ukrinform che cita un ufficiale ucraino, a Odessa sarebbe stato respinto lo sbarco di un gruppo di sabotaggio e ricognizione russo.

Il centro

Le forze russe hanno colpito nuovamente il centro di ricerca nucleare a Kharkiv, conferma un tweet del parlamento ucraino, dopo che la notizia era stata data dal Kyiv Independent. Secondo l’Ispettorato nazionale per l’energia nucleare, citato nel messaggio del Parlamento “è al momento impossibile valutare la gravità del danno, in quanto le ostilità continuano nella zona dell’installazione nucleare”.

Liberata Trostyanets

Le truppe russe sono state cacciate dalla città di Trostyanets, nella regione di Sumy, secondo fonti militari ucraine citate da Ukrinform. “Oggi, con l’aiuto della 93esima brigata del Cold Yar, con l’aiuto della difesa territoriale e della guerriglia locale, la città di Trostyanets, nella regione di Sumy, è stata liberata dalle truppe di occupazione russe”, si legge in una nota della brigata postata su Facebook.

Civili feriti

Nella regione di Kiev l’esercito russo ha sparato con l’artiglieria pesante contro gli insediamenti e distrutto almeno cinque case, ferendo i civili, compreso un bambino. Il bilancio di due raid russi su Leopoli è di almeno cinque feriti, ha reso noto il governatore regionale. Lo scrive Ukrainska Pravda citando Andriy Nebytov, capo della direzione principale della polizia nazionale nell’oblast di Kiev. L’amministrazione militare regionale su Telegram, citata da Ukrinform, ha riferito di nuovi raid russi su Leopoli, segnalando “altre tre potenti esplosioni” e precisando che “gli allarmi aerei restano”.

Sbarco respinto

Le truppe russe hanno cercato di arrivare a Odessa dal mare e di sbarcare un gruppo di sabotaggio e ricognizione che è stato respinto, secondo quando riporta Ukrinform citando Vladislav Nazarov, un ufficiale del South Operational Command. “Il nemico continua a perlustrare la costa e il Mar Nero. Ma i sistemi di difesa aerea stanno facendo il loro lavoro. Il tentativo del nemico di far attraccare motoscafi nella regione di Odessa non ha avuto successo, sono stati respinti “, ha detto Nazarov.

Combattimenti

Nella regione orientale di Kharkiv, il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, citato dall’agenzia Unian, ha annunciato su Telegram che “oggi, le forze armate ucraine non stanno solo difendendo le loro posizioni, ma stanno lanciando una controffensiva – ha scritto – diversi insediamenti sono già stati liberati in direzione di Malaya Rogan e lì sono in corso combattimenti”. Sinegubov ha aggiunto che i combattimenti sono in corso anche nella zona di Izium, nel distretto di Kharkiv, dove le truppe ucraine occupano posizioni difensive.

Il memoriale dell’Olocausto

“Gli invasori russi hanno sparato e danneggiato il memoriale dell’Olocausto di Drobitsky Yar alla periferia di Kharkiv”, scrive su Twitter il ministero della Difesa ucraino.

Coprifuoco

Il primo cittadino di Kiev Vitali Klitschko su Telegram aveva annunciato che “il comando militare ha deciso di rafforzare il coprifuoco” a partire da sabato, poi in un’altra dichiarazione sullo stesso social: “L’orario del coprifuoco rimarrà normale – dalle 20 di sabato alle 7 di domenica”.

Chernihiv

Il sindaco di Chernihiv Vladyslav Atroshenko, città vicina al confine con la Bielorussia e da giorni isolata per la distruzione di un ponte stradale sul fiume Desna, ha affermato in conferenza stampa, citato dall’Ukrainska Pravda, che “è più facile contare le case intere che quelle distrutte”, che le evacuazioni sono impossibili, manca l’elettricità e scarseggia l’acqua corrente. “Ci sono 44 persone gravemente ferite a Chernihiv, inclusi tre bambini, civili, militari, che potrebbero non sopravvivere se non vengono portati a Kiev. Non ci sono più grandi corridoi umanitari. Può trattarsi solo dell’evacuazione di piccoli gruppi “, ha affermato, citato da Ukrinform. Secondo Atroshenko, i russi “hanno spazzato via l’ospedale distrettuale della città, lanciando una bomba da 500 chilogrammi”.

Notizia in aggiornamento

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