È una Juve da urlo. Vola anche la Dea

Sbanca Lipsia con carattere e qualità di gioco. Può andare lontano. Decidono la doppietta di Vlahovic e il gol di Conceicao per una notte da sogno.

Atalanta
Foto © Imago/Image Sport

E’ una La certezza è che questa Juve può davvero giocarsela anche in Champions. Ha vinto a Lipsia, contro tutto e contro tutti. Contro la sfortuna perché ha subito perso per infortunio Bremer e Nico Gonzalez, è rimasta in dieci nell’ultima mezz’ora, ma non ha mai abbassato la testa. E ha vinto, in maniera feroce mettendo il timbri su una gara difficilissima. E’ finita 3-2 con doppietta di Vlahovic e gol partita di Conceicao. Meraviglioso. Due infortuni nel giro di qualche giro di lancetta, con Thiago Motta che perde prima Bremer poi Nico Gonzalez, costringendo il tecnico ad inserire Gatti e Conceicao. La Juve parte bene, si muove con ordine facendo densità in ogni zona del campo,ma nel momento migliore va sotto per effetto del gol messo a segno sa Sesko che si infila tra le linea sfruttando il lancio di Openda, e batte Di Gregorio con una conclusione potente che sbatte sotto la traversa e finisce alle spalle del portiere bianconero. La Juve non demerita ma non inquadra mai la porta. A referto sono le proteste per un contatto in area ai danni di Vlahovic. Da rivedere. Ripresa con la Juve ancora più incisiva, Motta alza il baricentro e mette pressione ai tedeschi. Bella azione tutta di prima, palla a Koopmeiners che libera il destro, palla che colpisce in pieno la base del palo. E’ il preludio al pareggio che arriva sull’azione seguente: centro di Cambiaso, Vlahovic di controbalzo infila sul secondo palo: 1-1. La partita si apre, Openda semina il panico nella metà campo bianconera, scarica con palla che colpisce Gatti, riprende il rimpallo e di destro a giro centra anch’egli il palo. Ma che bella partita alla Red Bull Arena, senza un attimo di tregua. Colpo di svena all’ora di gioco, con ancora Openda protagonista che costringe Di Gregorio all’uscita a valanga. Il portiere bianconero tocca la palla con la mano fuori area. Decide il Var, rosso per il portiere della Juve costretta a giocare l’ultima mezz’ora in dieci uomini. Ancora il Var protagonista su una punizione di Simons con Douglas Luiz che la tocca con il braccio. Rigore per i tedeschi, dal dischetto freddo Sesko: palla da una parte, Perin dall’altra, ed è 2-1. Ma la Juve è veramente tanto e nonostante l’uomo in meno torna a graffiare. Lo fa ancora con Dusan Vlahovic, mancino dal limite sotto la traversa. Capolavoro: 2-2. Il Lipsia non ci sta, Openda colpisce un altro palo, partita apertissima. Miracoloso Kalulu che si immola su Nusa e salva il risultato. Ma la Juve gioca a viso aperto e alla prima occasione fulmina i tedeschi con un gol capolavoro di Francisco Conceicao che salta Raum nello stretto, poi mancino pazzesco che si infila sul secondo palo: adesso è 3-2 Juve. Lipsia che accusa pesantemente il colpo, e la Juve la porta a casa con determinazione e qualità. Una notte da sogno, a tinte bianconere. Impresa straordinaria che esalta Motta, la Juve e il calcio italiano.

Bologna, il cuore non basta

Il Bologna non trema neppure davanti alla Kop, arriva a Liverpool e prova a divertirsi. E ci riesce visto che a tratti gioca meglio della squadra di Arne Slot ma alla fine si arrende. Finisce 2-0 per i Reds a segno con Mac Allister e Salah, ma il Bologna esce a testa alta per aver giocato con coraggio e messo più volte in difficoltà la squadra di Arne Slot. Il Bologna gioca con personalità, colpisce due legni, poi va sotto con la giocata di Salah che sfonda a destra e mette in mezzo per Mac Allister solo sul secondo palo che deve solo appoggiare in rete. Ripresa con il Bologna che ci prova, ma non sfonda. Lo fa invece il Liverpool con il suo migliore, ovvero Momo Salah che si accentra dalla destra, mancino magico che si infila all’incrocio. Applausi. E finisce qui.

Atalanta senza freni

E’ super Atalanta a Gelsenkirchen, con la Dea che nella seconda giornata di Champions, travolge lo Shakhtar Donetsk. Finisce 3-0 grazie ai gol di Djimsiti, Lookman e Bellanova. Un match dominato dall’alto di una superiorità tecnico tattica indiscutibile in una serata cui alla squadra di Gasperini è riuscito tutto bene, non fosse per gli infortuni di Djimsiti e Kossounou, che saranno valutati nelle prossime ore. Atalanta che sale a quota quattro in classifica dopo il pareggio nella giornata d’esordio contro l’Arsenal che ieri ha battuto in casa per 2-0 il Paris Saint Germain. Un bel segnale quello lanciato dalla Dea che ha tutto, ma proprio tutto, per continuare a far bene.