Primo piano

Juve, pari in rimonta. Lazio corsara a Marassi

La partita che non ti aspetti in un testa coda che riserva grandissime emozioni, oltre che gol. Tra Cagliari e Juventus finisce 2-2 con la rabbia dei sardi raggiunti al tramonto del match da una sfortunata autorete di Dossena, ma ilpari bianconero, per volume di gioco e occasioni create, è ampiamente meritato Partita godibile, intensa, mai banale. Due calci di rigore, netti, permettono al Cagliari di andare al riposo sul doppio vantaggio contro la Juventus. Le firme dal dischetto sono quelle di Gaetano e Mina. Ritmi alti all’Unipol Domus di Cagliari, dove si gioca senza esclusione di colpi. Ci provano subito Luvumbo, poi Shomurodov, senza fortuna, ma dimostrano che il Cagliari è vivo. Poi è Gatano a mancare di poco il colpo grosso, ma Cagliari iper attivo. Vlahovic sbaglia da due passi, ma alla mezz’ora il Cagliari passa. Mani in area di Bremer, calcio di rigore che l’ex Napoli Gaetano trasforma di giustezza. Il Cagliari insiste sulle incertezze bianconere e poco dopo arriva il secondo rigore e il raddoppio: Shomurodov lancia in profondità Luvumbo che prende il tempo a Gatti, Szczesny lo travolge e nessun dubbio sul calcio di rigore. Dal dischetto stavolta va Mina, che non sbaglia. La Juve si fa vedere su una percussione di Chiesa che però parte in posizione leggermente irregolare, Vlahovic mette dentro, ma il Var annulla. Nella ripresa è un’altra partita perché la Juve cerca la rimonta. Adesso è intenso il movimento dei bianconeri che accorciano dopo quindici minuti grazie ad una magia su calcio di punizione. La partita si apre maggiormente perché la Juve vuole riprenderla. Centro basso di Yildiz, è maldestro l’intervento difensivo di Dossena che devia nella propria porta ingannando Scuffet. E siamo 2-2 a tre dalla fine. Cinque i minuti di recupero, con la Juve che cerca i tre punti, ma il Cagliari resistea. Finisce 2-2 con la Juve che rimane terza, mentre il Cagliari si porta a quota 32 a +5 dalla zona salvezza

Luis Alberto regala il colpo alla Lazio

Tante polemiche dopo aver annunciato di voler lasciare la Lazio a fine stagione, ma intanto applausi per Luis Alberto che firma a Marassi il gol partita con il quale la Lazio batte il Genoa. Proprio adesso che ufficialmente saranno cinque le italiane in Champions, la Lazio manda un segnale forte al campionato, perché la vittoria sul Genoa vale il meno tre dalla Roma anche se i giallorossi hanno a referto due partite in meno. Un primo tempo senza grandi emozioni, giocato su fili di equilibrio con Genoa e Lazio che però non trovano sbocchi. Nella ripresa meglio la Lazio tanto che Luis Alberto, imbeccato da Kamada, firma il gol partita che riapre lo scenario Champions per i biancocelesti.

Massimo Ciccognani

Recent Posts

Natività della Vergine Maria

La nascita della Vergine è tramandata dal Protovangelo di Giacomo e dalla Legenda aurea. Come…

8 Settembre 2024

Le origini della festa della natività della Vergine Maria

La semplicità e l’umiltà di Maria, ci appare già dal luogo della sua nascita: Nazareth,…

8 Settembre 2024

“Lo pregarono di imporgli la mano”Il commento di mons. Angelo Spina

Dal Vangelo secondo Marco Mc 7,31-37 In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro,…

8 Settembre 2024

Dolomiti Open: insieme oltre la disabilità

Per l'intera estate, in tutta Italia, si sono svolte iniziative di turismo inclusivo, "oltre le…

8 Settembre 2024

Nigeria, l’impegno della Chiesa per proteggere gli indifesi

Sos Nigeria. “Il peso del debito si è rivelato una nuova forma di schiavitù per…

8 Settembre 2024

Memoria e futuro: due anni senza Elisabetta II

"Avete avuto e avrete sovrani più saggi e potenti. Ma non ne avrete che vi…

8 Settembre 2024