La partita dei veleni che da tempo contraddistingue Juventus e Napoli, finalmente s’è giocata. Ed è finita in parità, 1-1, con il Napoli che ha tenuto bene il campo nonostante le tante assenze. La sblocca Mertens in un primo tempo giocato molto meglio dagli azzurri. Nella ripresa la riprende Chiesa e poi tanta voglia da una parte e dall’altra. Alla fine un punto per uno, buono per il Napoli che si è presentato a Torino con tantissime assenze, buono per la Juve che continua, lentamente, nel suo processo di crescita. Napoli che sale al terzo posto in solitaria (ma l’Atalanta non ha giocato), mentre la Juve si prende il quinto posto a +3 su Roma, Fiorentina e Lazio.
Silenzio, si gioca
Nella Juventus c’è Chiesa nel tridente insieme al blindati Morata e Bernardeschi. Dybala in panchina. Nel Napoli giocano Lobotka, Rrahmani e Zielinski, i tre calciatori segnalati dall’ASL. Mertens gioca da prima punta, Politano e il capitano Lorenzo Insigne esterni. OParte bene la Juve ma non graffia, Napoli attento e compatto tra i reparti, a concedere nulla ai bianconeri. Col passare dei minuti cresce l’intensità del Napoli con Insigne che manda di poco alto una conclusione da fuori. Replica Chiesa, fuori di poco.
La sblocca Mertens
La Juve conclude poco e il Napoli la punisce alla prima vera occasione. Lancio lungo per Politano, Alex Sandro si addormenta, palla a Mertens che finta, mette a sedere Alex Sandro e calcia in diagonale. Szczesny non ci arriva, Napoli avanti allo Stadium. Il Napoli si muove con elasticità e concretezza, male la Juve che soffre tantissimo in fase di non possesso palla. Juve senza lucidità mentre i Napoli sfrutta al meglio le sue occasioni. Insigne serve una palla d’oro per Zielinski che si coordina e calcia, gran parata di Szczesny che si rifugia in angolo.
La Juve la riprende con Chiesa
Il Napoli controlla davanti alle percussioni bianconere che in questa ripresa devono essere più incisive. D’improvviso il guizzo juventino. Cuadrado apre per McKennie che la mette in mezzo, Rrhamani respinge anticipando Morata, palla che arriva sui piedi di Chiesa che calcia col mancino di prima intenzione, palla deviata da Lobotka che beffa Ospina. E siamo 1-1. La Juve insiste e crea un doppio pericolo dalle parti di Ospina, prima col destro di Chiesa respinto dal colombiano, poi Mckennie calcia fuori.
Tante emozioni, ma rimane 1-1
Cambia Allegri: fuori Rabiot e Bernardeschi per Bentancur e Dybala e a stretto giro dentro Kean e De Sciglio per Morata e l’impalpabile Sandro, mentre nel Napoli dentro Elmas per Politano con quindici minuti ancora da giocare, poi Kulusevski per Chiesa. La Juve prova a vincerla, il Napoli è attento e non vuole perderla. Squadre allungare, marcature che saltano, cinque di recupero. Dentro Petagna e Zanoli nel Napoli per Lobotka e Mertens, con gli azzurri a protezione del prezioso risultato. Finisce 1-1 e stasera nessuno è scontento.