Juve a meno due dalla vetta

I bianconeri sbancano il Meazza rossonero: contro il Milan decide Locatelli. L’Inter resta sola al comando

Milan Juventus
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L’Inter vince anche senza giocare, grazie alla vittoria della Juventus che passa a San Siro, batte il Milan e vola al terzo posto a meno due dall’Inter capolista e riduce a uno il ritardo dai rossoneri. E domani la Fiorentina, impegnata nel derby con l’Empoli, può agganciare i bianconeri. Quarta vittoria di fila per la Roma, vince anche l’Atalanta.

A San Siro decide Locatelli

La partitissima della Scala del Calcio, si tinge di bianconero, perché la Juve batte il Milan nella prima sfida scudetto di questa stagione. Lo fa battendo i rossoneri grazie ad un gol dell’ex Locatelli che vale il terzo posto in classifica, riducendo a meno 1 il ritardo dal Milan e a meno due dall’Inter capolista. Partita sbloccata nella ripresa, dopo un primo tempo con tante emozioni, ma senza gol. Milan e Juve non se le mandano a dire e se la giocano a viso aperto. La sagra delle occasioni la apre Giroud imbeccato da Leao, Szczesny ci mette una pezza. Il Milan gioca alto e la Juve trova spazi inaspettati in campo aperto. Ci prova Kostic da fuori, senza fortuna, poi occasione anche per Rabiot di poco a lato. Prima dell’intervallo, il Milan resta in dieci per il rosso diretto ai danni di Thiaw che cintura e manda a terra Kean lanciato a rete.

Nella ripresa, nonostante l’uomo in meno, il Milan continua a mantenere alta l’attenzione con Leao che in paio di circostanze mette in difficoltà la retroguardia bianconera. Partita che non decolla, con la Juve che inserisce Vlahovic e Cambiaso per aumentare la pressione. E dal nulla, nasce il vantaggio bianconero. Lo firma l’ex Locatelli che raccoglie l’invito di Weah e scarica un destro, con leggera deviazione di Krunic che inganna Mirante: 1-0 Juve. Cambia l’inerzia della partita, con il Milan costretto adesso ad arrotare i bulloni mentre la Juve può controllare e ripartire in controgioco. E in pieno recupero, è Mirante a salvare il pieno con un’uscita a valanga su Vlahovic. Il Milan è stanco, la Juve rallenta e controlla, fino al triplice fischio di Mariani che dice che la Juve è tornata in piena corsa per lo scudetto.

L’Atalanta scala al sesto posto

Dopo la sconfitta dell’Olimpico, la Dea trova tre punti e sesto posto in classifica. Battuto un volitivo Genoa nella parte discendente di un match avvincente. In grande evidenza Scamacca che ci prova a più riprese, anche con un colpo di tacco in area. Scalvini centra il palo, mentre sale in cattedra il portiere genoano Leali che salva su Lookman, mentre dalla parte opposta è decisivo Carnesecchi su Dragusin. Il vantaggio della Dea a venti dalla fine con Lookman, ma è necessario il Var per convalidare la rete. La chiude Ederson in pieno recupero mettendo dentro dopo un miracolo di Carnesecchi.

Roma a forza quattro

Quarto sigillo consecutivo per i giallorossi che piegano il Monza al termine di una gara bloccata, ricca di emozioni, risolta da un gol di El Shaarawy al novantesimo minuto. Di Gregorio, portiere del Monza, chiude bene su Aouar e Belotti poi il Monza resta in dieci per l’ingenuo rosso preso da D’Ambrosio dopo un fallaccio su Belotti. Nella ripresa brianzoli più concreti in contropiede con Colpani e Birindelli. Azmoun centra il palo prima del gol partita del Faraone che si lascia andare ad un pianto liberatorio dopo una settimana di gogna per essere stato accostato al filone d’inchiesta sulle scommesse. Giallorossi settimi.

Il Bologna scavalca il Frosinone. Rimontato il Cagliari

Il Bologna piega al Dall’Ara il Frosinone per 2-1 e si affaccia alla zona Europa: settimo posto insieme alla Roma. Decidono, per gli uomini di Thiago Motta, le reti di Ferguson e De Silvestri nel giro di tre minuti. Nella ripresa la riapre Soulé su calcio di rigore, ma non basta al Frosinone per riprenderla definitivamente.

Incredibile sfida salvezza all’Arechi di Salerno, con un pazzesco 2-2 tra Salernitana e Cagliari. Succede tutto negli ultimi dieci minuti: Luvumbo porta avanti il Cagliari, la riprende Dia a quattro dalla fine. Al novantesimo Viola riporta avanti i sardi, ma a stretto giro un suo tocco di mano in area provoca il calcio di rigore trasformato da Dia al quinto di recupero. Si salva così Pippo Inzaghi all’esordio sulla panchina campana, mastica amaro Claudio Ranieri per l’ennesima occasione gettata al vento. Salernitana penultima, un punto sopra il Cagliari che resta ultimo.