Primo piano

L’Italia della vela corre verso l’oro

Quello olimpico è un sogno che Adriano Stella culla da molto tempo. E’ andato vicino anzi, vicinissimo all’oro, nel 2016 a Rio de Janeiro quando lá sua pupilla Flavia Tartaglini, aveva la medaglia in tasca prima del flop, inatteso quanto sfortunato, nell’ultima gara, dove una serie di errori la estromisero da quel podio e da quella medaglia che virtualmente era sua. Delusione cocente. Adesso Adriano Stella ci riprova. Il tecnico federale, stavolta è pronto a calare l’asso, quello di Nicolò Renna, che ha tutto, ma davvero tutto, per tornare da Marsiglia, sede delle regate olimpiche, con al collo la medaglia più pregiata.

Renna, l’uomo giusto

Trentino, ventitré anni, gareggia nell’IQFOIL, l’ultimo ritrovato della vela, chiamata la tavola volante, campione del mondo a Lanzarote, solo l’ultimo dei suoi successi. Adriano Stella, il ct che ama la tavola come sé stesso, a volte maniacale, stavolta sa di potercela fare. Merito del suo allievo (in realtà in squadra c’è anche il romano Luca Di Tommasi che fino alla fine ha conteso all’amico-collega il pass per i Giochi, ma che ha tanta di quella qualità per potersi imporre nei prossimi anni), caparbio, tenace, tecnico, proprio come vuole Adriano Stella che non passa giorno che più si avvicina l’ora dell’esordio, catechizza il proprio pupillo.

Pronti alla vela

Stella non lascia mai nulla al caso: “Una gara che raccoglie 365 giorni di sudore, di fatica, con in testa la voglia di migliorare. Si chiama passione, mai un passo indietro, ma tanta determinazione per arrivare, perché in una competizione secca, basta un nulla per vanificare magari una settimana da primo della classe”. L’attesa è finita, ancora pochi giorni e poi il via con le prime interlocutorie regate con chiusura della prima fase il 1 agosto, prime delle regate finali, quelle che assegneranno le medaglie, con la Medal Race in programma venerdì 2 agosto. Il sogno della Fiv, il sogno di Renna, ma ancor di più quello di Adriano Stella, una vita da Ct e quel conto da saldare con la fortuna che a Rio gli ha voltato le spalle. E’ ora di prendersi la rivincita.

Massimo Ciccognani

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