Italia stoppata dal Belgio

Italia Belgio

Foto © Daniele Buffa/Image Sport

Un episodio per cambiare la partita. L’Italia domina il Belgio, va avanti di due per effetto dei gol di Cambiaso e Retegui, poi sul finire della prima frazione, sciocchezza di Pellegrini che commetta fallo su Theate e va anzitempo sotto le docce lasciano gli azzurri in dieci. Il Belgio prende coraggio, accorcia subito con De Cuyper e nella ripresa la pareggia con Trossard.

Le scelte dei due Ct

Spalletti (3-5-1-1) conferma le indiscrezioni della vigilia. Davanti c’è Retegui con Pellegrini a sostegno. In mezzo conferma per Samuele Ricci con ai lati Frattesi e Tonali, Cambiaso e Dimarco sugli esterni. Dietro, davanti a Donnarumma, agiscono Bastoni centrali con Di Lorenzo a destra e Calafiori a sinistra. Nel Belgio, Domenico Tedesco si affida al suo 4-2-3-1. Terminale offensiva Openda, con alle spalle l’atalantino De Ketelaere, Trossard e Doku. Tielemans e Mangala intermedi, mentre dietro, davanti a Casteels, ci sono Debast, Faes, Theate e De Cuyper. All’Olimpico fischia il norvegese Espen Eskas. Prima del via il toccante ricordo di Totò Schillaci, prematuramente scomparso, con le note di Notti Magiche, la sua colonna sonora.

Cambiaso-Retegui, l’Italia va

Tanta, tantissima Italia. Per mezz’ora non c’è stata partita, con il Belgio che ha passato un momento bruttissimo, disorientato dalla qualità di espressione degli azzurri. Ricci in mezzo è un piacere per gli occhi, Dimarco è spiritato e ara la fascia sinistra con una continuità impressionante, sorretto dalla parte opposta da un Cambiaso onnipresente. Insomma, il Belgio non la vede mai. Va subito sotto la squadra di Tedesco, grazie ad una giocata mostruosa di Federico Dimarco a premiare l’inserimento di Cambiaso, con lo juventino che con un doppio tap in la mette dentro. Non sono passati che sessanta secondi. Il gol galvanizza l’Italia che gioca sul velluto. Azioni di prima, recupero costante delle seconde palle, inserimenti con i tempi giusti. E a stretto giro arriva il raddoppio cin un’azione alla mano, tutta in velocità, con doppia apertura di fronte. Sempre lo stellare Dimarco a centrare dalla parte opposta, ancora per Cambiaso, conclusione respinta dal portiere belga che però nulla ha potuto nulla sulla ribattuta di Retegui: 2-0, tutto sotto controllo.

Rosso a Pellegrini, il Belgio torna in partita

Sembrava una partita fin troppo facile. Appunto, sembrava, fino al fallo inutile di Pellegrini su Theate (brutta palla però di Bastoni al romanista) che a cinque dall’intervallo ha lasciato l’Italia in dieci. Rosso decretato dopo la visione al monitor. E sulla punizione scaturita dal fallo di Pellegrini, il belgio l’ha riaperta. Schema perfetto che ha portato al tiro De Cuyper che va a lambire il montante e finisce alle spalle di Donnarumma. Un vero peccato dopo una prima frazione stradoiminata in tutto. Ci sarà da soffrire quarantacinque minuti con l’uomo in meno.

Trossard gela l’Olimpico

Il Belgio prende coraggio ma la prima palla è per l’Italia con Frattesi che si libera di Theate, conclusione di poco alta. Ma il Belgio alza il baricentro, ci prova Doku che spedisce sopra la traversa rimpallato da Di Lorenzo. Dall’angolo, il pari belga. Angolo di De Cuyper, Faes, troppo libero, fa da sponda e tocco sotto misura di Trossard che gela Donnarumma e l’Olimpico: 2-2. I rischi non sono finiti, perché Bastoni si addormenta, si fa soffiare il pallone poi interviene su Openda che va giù. Per il Var tutto regolare, con Bastoni che ha toccato la palla e non il calciatore belga. La partita si apre, con gli uomini di Tedesco che adesso ci credono. Italia a denti stretti. Triplo cambio per il Belgio ad aumentare il potenziale offensivo con in campo Castagne, Lukebakio e Vranckx, mentre Spalletti richiama Dimarco e Ricci, dentro Udogie e Fagioli. C’è da soffrire e un brivido sale sulla schiena sulla conclusione di De Cuyper deviato da Openda che finisce fuori con Donnarumma battuto. Quindici alla fine e palla quasi sempre tra i piedi della squadra belga.Italia in difficoltà. Altro doppio cambio azzurro, fuori Retegui e Tonali, dentro Raspadori e Pisilli, all’esordio in maglia azzurra. L’uomo in meno pesa come un macigno, l’Italia non esce più, arranca, si difende con i denti, ma dal nulla crea. Palla recuperata in uscita, Frattesi calcia dal limite, l’Italia protesta per un braccio largo di Faes ma l’arbitro fa proseguire. Spalletti inserisce anche Bellanova all’inizio dei sei minuti di recupero. Sofferenza finale. Per fortuna finisce qui: 2-2.

Massimo Ciccognani: