L’Italia non graffia, ma quanta sfortuna. Domina l’Islanda, ci prova, ce la mette tutta per cancellare la sconfitta con la Francia all’esordio, ma contro la volitiva Islanda fa solo 1-1. Qualificazione adesso che sarà decisa all’ultimo turno contro il Belgio lunedì e sperare anche negli altri risultati. Un primo tempo non bellissimo, con l’Italia che va subito sotto, una ripresa più intraprendente che porta al pari azzurro. E poi un lungo assedio alla porta islandese che regge fino alla fine.
Italia subito sotto
La sfida dentro o fuori con l’Islanda comincia male anzi, malissimo, per l’Italia che dopo tre minuti si ritrova a dover ricorrere il risultato. Il ct azzurro Milena Bertolini stravolge l’Italia dopo il clamoroso tonfo contro la Francia nella giornata d’esordio. Fuori Girelli, Bonansea, Galli, Giugliano e Bartoli, oltre a Cernoia ancora ai box per aver contratto il Covid. L’Islanda è squadra tosta, muscolare, con un tridente offensivo composto da Jonsdottir, Thorvalsdottir e Vilhjalmsdottir da non sottovalutare. Ma nonostante i cambi, la musica non è quella sperata perché bastano appena tre minuti per raccogliere il pallone in fondo alla nostra porta. Brutta respinta di Gama in seguito ad una rimessa laterale di Jonsdottir, e palla che arriva sui piedi di Vilhjalmsdottir che la tocca con l’esterno destro e la piazza all’incrocio dei pali. L’Italia accusa il colpo e non decolla perché la manovra è lenta e soprattutto sulle palle alte soffriamo i centimetri delle nordiche. L’Italia ci prova con Caruso e Piemonte, ma senza sfondare, mentre l’Islanda in controgioco trova spesso il modo di mettere in difficoltà la retroguardia azzurra. L’Italia non si fa prendere dalla foga e lavora con grazia ogni pallone, aspettando il varco giusto per offendere, ma davanti le idee scarseggiano. Uno a zero per l’Islanda all’intervallo, serve una scossa per riprenderla.
La riprende Bergamaschi
Primo cambio della Bertolini al ritorno in campo, dentro Bonansea per una impalpabile Caruso, poi tocca a Girelli rilevare Piemonte. L’Italia si scuote e torna a spingere con decisione anche se l’occasione per il raddoppio capita alle bionde islandesi con Johannsdottir che calcia fuori dopo un mischione in area. Ma è un’altra Italia, nello spirito e nel gioco. Le azzurre affondano, l’Islanda barcolla e alla fine arriva il meritatissimo pari. Palla in profondità per Bonansea che sfonda a sinistra, si coordina e mette in mezzo tagliando in due la retroguardia islandese. A rimorchio arriva Bergamaschi che colpisce di destro di prima intenzione e fa 1-1. Il pari galvanizza le azzurre che cominciano a pressare alto e mettere sotto assedio la metà campo avversaria. Ci provano Bonansea e Di Guglielmo, ma adesso in campo c’è solo l’Italia. Bonansea si coordina bene in area liberandosi della guardia del suo angelo custode e prova a piazzarla, leggera deviazione di Sigurdardottir e palla sul palo. Merita tanto la nostra nazionale che spinge ventre a terra. Ancora Bonansea, si gira in area, palla fuori di poco, mentre il tabellone dello stadio di Manchester dice che alla fine mancano appena dieci minuti. Pochi, perché cuore e coraggio non bastano. Finisce 1-1, con l’Islanda che sale a quota 2 alle spalle della Francia che ne ha tre ma deve giocare stasera contro il Belgio che ha un solo punto come l’Italia. Qualificazione affidata all’ultima giornata, a meno di clamorose sorprese.