Puoi cambiare anche otto undicesimi della squadra, ma alla fine il risultato è sempre lo stesso. Vince l’Italia, la terza partita di Euro 2020: dopo Turchia e Svizzera, anche il Galles si arrende alla legge dell’Olimpico. E della Nazionale che vince 1-0 una partita dominata in lungo e in largo. La decide al tramonto della prima frazione, un guizzo dell’atalantino Pessina che sfrutta una punizione al bacio di Verratti. Il Galles si arrende all’evidenza. Poca cosa, rispetto a super Italia. E adesso gli Ottavi di finale.
Mancini, ampio turnover
E’ un turnover pesante per l’Italia con Mancini che cambia otto/undicesimi della formazione che mercoledì ha battuto la Svizzera. Esordio all’europeo per l’interista Bastoni che affiancherà Bonucci nei due centrali davanti a Donnarumma e al tempo stesso permetterà ad Acerbi di tirare il fiato vista l’assenza di Chiellini. Sugli esterni spazio ad Emerson Palmieri e Toloi che consentiranno a Spinazzola e Di Lorenzo di riposare in chiave ottavi di finale. A centrocampo Pessina vince il ballottaggio con Cristante, Verratti torna titolare al posto di Locatelli, ma la condizione è da valutare in corso d’opera. Occhio anche a Chiesa non in forma ottimale. Davanti c’è Belotti con Bernardeschi e Chiesa sugli esterni. Robert Page schiera invece un Galles senza una punta di ruolo, con un 4-2-3-1 con il centravanti Moore che è diffidato e che ha preferito non rischiare. Così davanti, gallesi cin Ramsey e Bale ad alternarsi come falso nueve.
Solo Italia, la sblocca Pessina
Buona partenza degli azzurri che prendono subito in mano l’iniziativa, con il Galles sornione, tutti dietro la linea del pallone. Bloccati sulla prima pressione, i gallesi vanno subito in difficoltà. Un paio di guizzi nel primo tempo, con l’Italia che con il passare dei minuti comincia a fare la voce grossa. Bonucci, dopo una fase di studio, riprende a fare quello che ha sempre fatto, ovvero lancio lungo a sfruttare la velocità degli esterni, in questo caso Emerson Palmieri. La prima palla gol capita sui piedi di Belotti, la sbaglia ma l’azione era viziata da fuorigioco. Verratti sembra non aver mai lasciato la posizione e riparte di giustezza, Jorginho fa sempre cose preziose, e la sorpresa è l’atalantino Pessina che si muove bene e per poco non trova il gol con una deviazione maligna di stinco, salva Ward. In campo solo gli azzurri, Belotti si divora il vantaggio incrociando troppo il tiro da posizione favorevolissima. Bastoni fa passare un brutto quarto d’ora a Bale, con le buone o con le cattive. Proprio l’interista apre bene per l’inserimento di Chiesa stoppato da Ampadu sulla linea. L’Italia insiste e alla fine trova il vantaggio su calcio piazzato. Verratti batte una punizione corta sulla quale si avventa Pessina che la piazza sul secondo palo, azzurri avanti. Ancora Pessina in evidenza, pronto a sfruttare un altro centro di Verratti, ma stavolta Ampadu salva in angolo. All’intervallo è 2-0, mentre a Baku, Svizzera avanti per 2-0 sulla Turchia. Galles e Turchia secondi a quota 4, ma la differenza reti premia i gallesi.
Ripresa d’accademia
Mancini manda in campo Acerbi che prende il posto di Bonucci allo scopo di far riposare una delle pedine di sostanza nello scacchiere azzurro. Il copione non cambia ed è sempre l’Italia a fare la partita. Bernardeschi centra il palo su punizione, poteva essere il 2-0, ma l’Italia, anche stasera è tanta. Belotti cerca il gol, ma spara alto. Il Galles resta in dieci dopo appena dieci minuti nella ripresa per un intervento scomposto di Ampadu: piede a martello su Bernardeschi, Gategan non ha dubbi e lo spedisce anzitempo sotto le docce. E allora il ct Page è costretto al cambio tattico per provare a riprenderla, dentro Moore, fuori Morrell. Ward salva su Belotti, poi Jorginho sfonda a destra, la mette a rimorchio per Emerson che ignora Chiesa e si fa rimpallare la conclusione. L’Italia continua ad attaccare alla ricerca del gol della tranquillità, ma non fortunata sotto misura. Doppio cambio per Mancini che inserisce Raspadori e Cristante per Bernardeschi e Jorginho. La Svizzera intanto fa 3-1 con la Turchia e differenza reti che continua a premiare i gallesi per il secondo posto. Ultima girandola di cambi per i gallesi, mentre Mancini regala la standing ovation a Pessina ed inserisce Castrovilli negli ultimi tre minuti di gioco. Fuori anche Donnarumma, dentro Sirigu. E succede più nulla, vince l’Italia. Come detto, cambiano gli interpreti, ma il prodotto è sempre lo stesso. E adesso valigie pronte, rotta su Londra, nell’ottavo di finale che l’Italia conoscerà domani tra Ucraina e Austria.