Appuntamento a Manchester domani sera alla 21 (diretta Rai 1 e Sky Sport) per la nostra nazionale femminile che si gioca i quarti di finale contro il Belgio. La situazione nel gruppo D è chiara. Francia in testa a punteggio pieno con 6 punti e già ai quarti da prima, quindi Islanda 2, Belgio e Italia 1. Alle azzurre servirà vincere e sperare che non ci siamo biscotti nell’altra partita che si gioca in contemporanea tra Islanda e Francia. Meglio evitare di pensare a scenari diversi e concentrarsi su una partita che le azzurre devono vincere, senza mezzi termini. Davanti un Belgio che ha pareggiato come noi contro l’Islanda e ha perso solo 2-1 contro la Francia, mentre l’Italia all’esordio si è inchinata alle transalpine con un pesante 5-1.
Italia, Bertolini: “La reazione c’è stata”
Non sarà facile, ma sull’erba del Manchester City Academy Stadium, servirà la migliore Italia, quella che nella ripresa contro l’Islanda ha sciorinato bel calcio anche se non è andata oltre il pari. “Siamo alla vigilia di una partita da dentro o fuori, ma sarà una notte come le altre perché momenti così importanti li abbiamo già vissuti in passato – ha spiegato in conferenza il ct Milena Bertolini – I primi due match non sono andati come volevamo, ma le ragazze sono state brave a riprendere il filo del discorso, specie dopo aver subito il gol a freddo dalle islandesi. La reazione del gruppo c’è stata e domani mi aspetto una grande prestazione. Siamo cresciute tantissimo e ora la gente si aspetta tanto da noi. È una situazione che questo gruppo non ha mai vissuto, ma bisogna rimanere concentrate esclusivamente sul campo e sul nostro gioco, solo così potremo battere il Belgio”.
Gama: “Le critiche ci possono stare”
Accanto al ct, il capitano Sara Gama che sa bene che quella di domani è la notte più difficile di questo europeo. “Notte prima degli esami? In realtà siamo sotto esame da un bel po’. Sappiamo che è un appuntamento decisivo e dovremo quindi cercare di mettere in campo il nostro miglior calcio, la miglior versione di noi. Le critiche ci possono stare, dobbiamo imparare a conviverci e allo stesso tempo dobbiamo riuscire a focalizzarci solo sul campo. Siamo le prime ad essere esigenti con noi stesse, la nostra asticella personale è molto alta. Tutto quello che viene detto non deve condizionarci, anche se ci vuole equilibrio nei giudizi. Detto ciò, domani non importa chi giocherà, l’importante è vincere”.