In Italia sono bruciati in questi giorni 53mila ettari di territorio, quasi l’intero lago di Bracciano, di cui oltre il 90% nelle due ultime settimane di luglio: lo indicano i dati pubblicati dall’Atlante Mondiale degli Incendi realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che evidenziano come anche in Europa siano andati in fiamme dall’inizio dell’anno 235mila ettari, quasi l’estensione dell’Italia, mentre nello stesso periodo il Canada ha registrato 11.598 incendi (7 volte la media degli anni precedenti).
La fascia mediterranea
In queste settimane gli incendi hanno devastato ampie aree della fascia mediterranea, oltre l’Italia anche Grecia, Spagna, Tunisia, Portogallo e Algeria, e da mesi colpiscono senza sosta ampie regioni del Canada, eventi su cui è possibile realizzare mappe dettagliate quasi in tempo reale, grazie anche a satelliti come Sentinel 3 capaci di rilevare come un termometro la temperatura della superfice terrestre.
I dati
I dati disponibili nell’Atlante Mondiale degli Incendi, inaugurato nel 2019, permettono di visualizzare vari parametri legati agli incendi e l’evoluzione settimana dopo settimana. Anche se per l’Italia non è un anno da record per l’estensione degli incendi la situazione è comunque molto preoccupante in quanto i 53mila ettari già bruciati (mancano ancora altri mesi a rischio come agosto e settembre) sono già la media bruciata in tutto l’anno tra il 2006 e il 2022. Oltre il 90% degli incendi è avvenuto nelle ultime 2 settimane di luglio, un totale di 169 focolai registrati dal 1 gennaio che hanno immesso nell’atmosfera 60mila tonnellate di monossido di carbonio e 1.400 tonnellate di CO2. Il più colpito in questo 2023 è certamente il Canada con 10 milioni di ettari andati in fumo, dovuti agli 11.598 distinti focolai apparsi nei primi 7 mesi dell’anno. Un aumento del 705% rispetto agli incendi rilevati in media nello stesso periodo dei sei anni precedenti.
Fonte Ansa