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Israele, monito di Biden: “Non fate i nostri errori dopo l’11 settembre”

Il presidente degli Stati Uniti ha lasciato Israele, invitando Tel Aviv a non lasciarsi accecare dalla rabbia. E ripartono gli aiuti a Gaza

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto a Tel Aviv di non lasciarsi accecare dalla rabbia come accaduto agli Usa dopo gli attentati del 2001. E promette la ripartenza degli aiuti umanitari a Gaza “il più presto possibile”.

Biden chiede prudenza

La rabbia che prova Israele dopo l’attacco del 7 ottobre è la “stessa che gli Stati Uniti hanno provato dopo l’11 settembre”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden a Tel Aviv definendola “shock, dolore, rabbia divorante”. Ma, ha ricordato, a causa di quella rabbia “gli Stati Uniti hanno commesso degli errori dopo l’11 settembre”. Israele ha accettato di permettere l’ingresso dei aiuti umanitari a Gaza “il più presto possibile”. Biden ha annunciato “100 milioni di dollari di fondi Usa per l’assistenza umanitaria a Gaza e Cisgiordania. Questo denaro sosterrà oltre un milione di sfollati per il conflitto, comprese le necessità di emergenza a Gaza”.

Razzi dopo la partenza

“Se pensate di attaccare Israele, rinunciate a quest’idea, non fatelo”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden rivolgendosi ai Paesi ostili a Israele, nel corso di un messaggio da Tel Aviv. Con il sostegno americano, “oggi Israele è più forte che mai”, ha aggiunto. Il presidente Usa ha poi annunciato “un ulteriore pacchetto di aiuti per Israele, per continuare a fornire materiale per far sì che i cieli siano sicuri salvando così le vite dei civili. La portaerei Ford verrà trasferita nel Mediterraneo per esercitare il suo potere di deterrenza ed evitare che il conflitto si allarghi”.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è ripartito dall’aeroporto Ben Gurion a bordo dell’Air Force One. Pochi minuti dopo è ripreso il lancio dei razzi da Gaza nella parte centrale di Israele.

L’Onu: “Oscure le circostanze della strage”

“Ieri sera ho osservato con orrore le notizie di vittime di massa in quello che dovrebbe essere un sito protetto. Centinaia di palestinesi sono stati uccisi quando l’ospedale al-Ahli di Gaza City è stato colpito. Le circostanze di questa catastrofe e le responsabilità rimangono oscure e dovranno essere indagate a fondo, ma il risultato è molto chiaro, è una tragedia terribile per quelli che sono stati coinvolti”. Lo ha detto il coordinatore speciale dell’Onu sul processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, alla riunione del Consiglio di Sicurezza.

Fonte: Ansa

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