Nuove tensioni in Medio Oriente, a seguito del lancio di un missile terra-terra che ha attraversato il centro di Israele. Una testata partita dallo Yemen e, successivamente, rivendicata dai miliziani Houthi, alleati dell’Iran. Non solo: il gruppo ha minacciato Israele di possibili nuovi attacchi in vista dell’anniversario dell’offensiva di Hamas del 7 ottobre. E Tel Aviv replica: “Pagheranno un caro prezzo”.
Israele, missili dallo Yemen
Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un’area aperta del centro di Israele, afferma l’esercito dello Stato ebraico specificando che non si registrano vittime o feriti.
“È stato identificato un missile terra-terra che ha attraversato il centro di Israele da est ed è caduto in un’area aperta. Non sono state segnalate vittime. Il razzo è stato lanciato dallo Yemen”, si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) in cui viene specificato che sono entrati in azione gli intercettori.
La rivendicazione Houthi
I miliziani filoiranianai yemeniti Houthi hanno formalmente rivendicato il lancio del missile su Israele. Il portavoce Yahya Saree in un video afferma che “è stata presa di mira una posizione militare del nemico israeliano nella zona di Jaffa” da “un missile balistico che ha colpito con successo il suo bersaglio”. Sul successo del lancio la versione degli Houthi, che poco prima avevano affermato che le difese aeree israeliane non erano riuscite a intercettare il missile, è discordante con quanto affermato dall’Idf, secondo cui il missile non ha ferito nessuno perché colpito prima da un missile Arrow, poi da Iron Dome che ne ha intercettato i frammenti.
La minaccia
In un intervento televisivo, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree, ha minacciato gli israeliani affermando che possono aspettarsi altri attacchi e “operazioni rilevanti” nel periodo che precede l’anniversario dell’attacco del 7 ottobre. Saree ha affermato che un missile ipersonico è stato lanciato contro un obiettivo militare non specificato nell’area di Tel Aviv, causando “paura e panico” in Israele, e “costringendo più di due milioni di sionisti a correre nei rifugi per la prima volta nella storia del nemico (per mano dello Yemen, ndr)”.
Netanyahu: “Gli Houthi pagheranno”
Il primo ministro Benyamin Netanyahu, all’inizio della riunione di gabinetto della domenica, ha affermato che “gli Houthi dovrebbero sapere che chiunque cerchi di fare del male a Israele pagherà un caro prezzo“. “Chi ha bisogno di un promemoria visiti il porto di Hodeida (in Yemen, attaccato nelle scorse settimane, ndr)”, ha detto.
Fonte: Ansa