Dopo le tre ondate di droni lanciate verso Israele, 400-500 secondo fonti Usa, da Iran, Iraq, Yemen, Siria e Libia, secondo Abc Nnews, gli israeliani stanno cominciando a intercettare gli apparecchi su Giordania e Siria, riporta, senza citare fonti, la rete televisiva Canale 12. Successivamente, Teheran indirizzerà contro Israele anche missili, riferiscono funzionari statunitensi al New York Times e la testata israeliana Haaretz. Gli obiettivi dell’attacco sarebbero le Alture del Golan e le basi aeree nel Negev, riferiscono i media israeliani. L’esercito israeliano invita i residente nel nord del Golan a restare nei rifugi.
Le difese
La radio militare israeliana ha affermato che oltre 100 droni sono stati intercettati fuori dal territorio israeliano con l’aiuto degli Usa e della Gran Bretagna. Gli Usa hanno intercettato alcuni droni iraniani. Lo riferiscono funzionari americani alla Cnn. I residenti delle cittadine nel nord del Golan, dell’area di Nevatim, di Dimona e di Eilat “dovranno restare vicino a rifugi fino a nuovo ordine”. Lo ha fatto sapere l’esercito israeliano dopo una “valutazione di sicurezza”. Nevatim si trova nel Negev, vicino Beersheva, e lì c’e’ una base militare dell’aviazione. Dimona è il luogo dove si pensa – ma non ci sono conferme ufficiali – che ci sia il nucleare israeliano. Eilat è la punta estrema di Israele sul Mar Rosso, città presa di mira dagli Houthi dello Yemen.
Centinaia di droni
Fonti Usa stimano in “400-500” i droni lanciati dall’Iran verso Israele. Lo riferisce il sito Ynet. Secondo Abc news i droni sono stati lanciati prevalentemente dal territorio iraniano ma anche da Iraq, Yemen, Libia e Siria. Un gruppo di droni iraniani sono stati avvistati sopra la capitale della Siria, Damasco. Lo riferisce l’agenzia Tass che cita al Arabiya.
I missili
Dopo aver lanciato i droni e mentre il sistema di difesa israeliano Iron Dome è impegnato a respingerli l’Iran indirizzerà una serie di missili contro Israele. Lo riferiscono funzionari americani al New York Times spiegando che “i droni che si muovono lentamente e potrebbero essere usati per distrarre la difesa israeliana”. L’Iran ha lanciato verso Israele anche missili da crociera con tempi di volo più corti rispetto a quelli dei droni. Lo ha riferito Haaretz. L’Iran ha utilizzato missili ipersonici e Kheibar nella sua operazione contro Israele, chiamata Vadeh Sadegh ‘Vera promessa’. “Gli attacchi missilistici e droni iraniani contro Israele, iniziati ieri sera, in rappresaglia all’attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco, sono un’operazione combinata e continua, che utilizzerà diversi tipi di missili”, ha detto una fonte informata al sito di notizie del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale iraniana, Nournews. “Quando i droni iraniani raggiungeranno Israele, inizierà la parte principale dell’operazione”, ha aggiunto
Gli obiettivi
Funzionari israeliani hanno detto al New York Times che i droni e i missili iraniani hanno come obiettivi le Alture del Golan e le basi aeree nel Negev, nel sud di Israele. Lo riferiscono i media israeliani.
I pasdaran: “La punizione iraniana”
“In risposta ai numerosi crimini del malvagio regime sionista, tra cui l’attacco al consolato e l’uccisione di forze militari iraniane, l’Iran ha attaccato Israele nelle prime ore di domenica”. Lo affermano le Guardie Rivoluzionarie iraniane dopo il lancio di droni e missili dall’Iran verso Israele come ritorsione per il suo recente attacco alla sede consolare iraniana a Damasco. “Questo fa parte della punizione iraniana del regime illegittimo e criminale, attraverso l’operazione denominata ‘Vadeh Sadegh’ (Vera promessa). I dettagli dell’attacco iraniano saranno pubblicati a breve”, si legge in un comunicato, citato da Tasnim.
L’avvertimento
L’Iran ha avvertito gli Stati Uniti di “stare fuori” dal conflitto con Israele dopo che Teheran ha lanciato un attacco con droni e missili come rappresaglia per il raid al suo consolato di Damasco. “L’azione militare dell’Iran è stata una risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco”, ha scritto su X la missione permanente dell’Iran alle Nazioni Unite. “Se il regime israeliano commettesse un altro errore, la risposta dell’Iran sarebbe considerevolmente più severa“, ha affermato. “È un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano, dal quale gli Stati Uniti devono starne fuori!”.
Fonte Ansa