Inter all’ultimo respiro

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Alla fine conta solo vincere, e l’Inter lo ha fatto, vincendo una partita complicata in Svizzera contro lo Young Boys. A decidere la sfida un gol di Thuram al terzo di recupero. Per il resto, poca Inter e tanto Young Boys. Meglio gli svizzeri che imprimono alla gara un timbro indelebile, fatto di velocità e organizzazione di gioco. E all’intervallo se c’è una squadra che può recriminare, è proprio quella elvetica. Il sintetico non aiuta di certo, ma è l’atteggiamento tattico svizzero a mandare in affanno la squadra di Inzaghi. Lo Young crea ma non monetizza, mentre i nerazzurri si fanno vedere nella parte discendente della prima frazione col tacco di Taremi che lobera Bisseck, conclusione morbida. Poi, tanto equilibrio. Che l’Inter prova a spezzare nella ripresa e dopo due giri di lancette, ecco l’occasione: Hadjam cintura Dumfries in area, rigore. Dal dischetto Arnautovic si fa ipnotizzare da Tuffos, bravo a replicare sul successivo tap in di Dumfries. Nell’ultima mezz’ora Inzaghi gioca la carta Lautaro, ma a fallire l’occasione del possibile vantaggio è stato Taremi che ha calciato altissimo da buona posizione, così come Zielinski che ha mandato fuori incrociando male sul secondo palo. L’Inter spinge perché vuole vincerla, ma la partita resta aperta perché gli svizzeri non mollano e ci provano ancora, ma il diagonale di Malles si spegne fuori dalla portata di Sommer. L’Inter prova l’ultimo strappo prima del triplice fischio, quattro di recupero e all’improvviso, ecco il guizzo vincente di Thuram che da due passi mette dentro: 1-0, basta e avanza, soprattutto in una serata non bellissima.

L’Atalanta non sfonda

Solo un pari per l’altra italiana in campo stasera, ovvero l’Atalanta di Gasperini, bloccata al Gewiss Stadium da un Celtic vecchia maniera, tutto difesa per evitare guai seri. La Dea ha fatto la partita, ha creato tantissimo, ma non ha trovato lo spazio giusto per offendere. Poi, ci si è messa pure la traversa sul colpo di testa di Zappacosta, a dire no ai sogni nerazzurri. Alla fine è zero a zero, che fa sorridere gli scozzesi, meno i nerazzurri che per volume di gioco e occasioni, avrebbero meritato qualcosa di più. Ma nel calcio, bisogna segnare per vincere. E la Dea, non l’ha fatto.

Le altre partite: vincono Barcellona, City

Quello di sabato al Bernabeu, sarà un Clàsico scintillante. Dopo la scoppiettante vittoria di ieri del Real Madrid (5-2 sul Borussia Dortmund), stasera ha risposto il Barcellona che ha travolto (4-1) il Bayern Monaco (Lewandowski e tripletta di Raphinha). Vittoria larga anche per il Manchester City (5-0 sullo Sparta Praga). Vittorie esterne per il Liverpool (1-0 a Lipsia), per il Lille che batte a domicilio l’Atletico Madrid in rimonta (3-1) e per la Dinamo Zagabria, vittoriosa per 2-0 a Salisburgo ed infine del Feyenoord passato per 3-1 a Lisbona contro il Benfica. Paro tra Brest e Leverkusen (1-1)

Massimo Ciccognani: