Cinica e spietata, l’Inter versione 2023/24 che Simone Inzaghi ha dipinto con la mano fatata del mago. Vince, convince, con il tecnico che riesce a tirar fuori dai suoi sempre il meglio. Così contro il Frosinone, in una partita bloccata, giocata con coraggio dalla formazione di Eusebio Di Francesco, a sbloccare la partita è una giocata pazzesca di Federico Dimarco, l’esterno di centrocampo della banda Inzaghi che inventa una conclusione micidiale da 50 metri, dall’esterno campo che sorprende Turati fino a quel momento impeccabile. Nella ripresa la partita va subito in discesa per i nerazzurri, Thuram si procura un calcio di rigore che Calhanoglu trasforma con la freddezza di sempre.
Capolavoro Dimarco
Nessuna sorpresa a San Siro. Inzaghi non si fida del Frosinone e schiera la squadra titolare per l’ultimo appuntamento prima della sosta. Così davanti giocano Lautaro Martinez e Thuram. Dal canto suo Di Francesco si affida a Cuni in prima linea. Tra Inter e Frosinone non ci si annoia, con l’equilibrio a farla da padrone. L’Inter fa la partita come ci si aspettava, ma il Frosinone non molla di un centimetro ribattendo colpo su colpo alle iniziative nerazzurre. La partita non si sblocca sebbene la squadra di Inzaghi ci prova con più insistenza con il portiere ciociaro Turati a chiudere sempre lo specchio della porta con tempestività, come in occasione della conclusione di Lautaro. Per sbloccarla serve il guizzo di fantasia che arriva allo scadere della prima frazione di gioco quando Dimarco scatta a sinistra, calcia di prima intenzione con l’esterno mancino. Parabola incredibile che va ad insaccarsi sotto la traversa con Turati che può solo applaudire la giocata dell’esterno nerazzurro. Esplode San Siro, applaude Simone Inzaghi la vena del suo esterno grazie al quale torna negli spogliatoi con un preziosissimo vantaggio.
Raddoppia Calhanoglu
Non c’è il tempo di assestarsi in campo alla ripresa del gioco, che l’Inter trova il gol del raddoppio. Gran giocata di Thuram che va via in mezzo alla difesa del Frosinone, Monterisi lo stende e per l’arbitro Dionisi, supportato anche dalla visione del Var, il rigore è netto. Lo trasforma Calhanoglu per il 2-0 che dopo una manciata di secondi dal via piega le gambe al Frosinone e mette le ali ai nerazzurri. Ma i ciociari non si danno per vinti. Di Francesco richiama lo spento Cuni per inserire Cheddira, mentre in precedenza aveva sostituito Lirola con Ibrahimovic, disponendo i suoi con un arrembante 4-2-4. E proprio l’ex Bari dopo neppure un giro di lancette manda in affanno la retroguardia nerazzurra, incrocia di destro e centra la base del palo. La partita si apre, perché il Frosinone si allunga e concede spazi invitanti per i nerazzurri, anche se i gialloblù non mollano. Anche se contro questa Inter c’è poco da fare. Girandola di cambi anche nella formazione nerazzurra con il Frosinone che produce l’ultimo sforzo prima di rallentare, in chiaro debito di ossigeno. Ci prova Barella al tramonto del match. Quattro di recupero con Lautaro che si divora il facile 3-0. E finisce qui, 2-0 per i nerazzurri, sempre più leader.
Crolla il Napoli
Una giornata pazzesca in serie A, con il capitombolo del Napoli che all’ora di pranzo si fa uccellare in casa dall’Empoli con un gol di Kovalenko al primo minuto di recupero. E’ il gol che conferma la crisi azzurra, Rudi Garcia con le ore contate. Già esautorato da tempo, poi ripreso per i capelli dallo stesso De Laurentiis, oggi ha scritto l’ultimo capitolo della sua avventura con la squadra campione d’Italia. Mercoledì alla ripresa a Castel Volturno, non ci sarà. Ore decisive per capire chi sarà il successore. Al Maradona in tribuna c’era Fabio Cannavaro, ma in pole per la panchina c’è l’ex Marsiglia Tudor che conosce bene il nostro campionato ed è pronto a rimettersi in gioco. Non scartata neppure l’idea Mazzarri traghettatore fino al termine della stagione quando potrebbe arrivare un altro tecnico. Il Napoli con questa sconfitta perde un’altra occasione per restare in corsa nella difesa del titolo: azzurri ancora quarti, ma l’Inter capolista è già a +10. Grosso passo in avanti invece per l’Empoli di Andreazzoli che stasera lascia il terzultimo posto al Cagliari.
Ok Fiorentina, pari Atalanta
La Fiorentina fa suo il derby dell’Appennino battendo al Franchi un Bologna sprecone che ha avuto tanti buone occasioni, senza però tramutarle in gol. Decide un rigore di Nico Gonzalez, dopo i gol di Bonaventura e Zirkee. Fiorentina che sale al quinto/sesto posto, agganciando l’Atalanta che a Udine non è andata oltre l’1-1, salvata da un gol di Ederson in pieno recupero che ha vanificato il vantaggio friulano di Walace. Detto in altro articolo del derby della Capitale, finito 0-0. Per entrambe una ghiotta occasione persa.