L’Inter si riprende la vetta

Napoli Inter

Foto © Carmelo Imbesi/Image Sport

Una giornata, quella di serie A, semplicemente pazzesca, in ogni sua partita. Comanda l’Inter che riprende la vetta con il controsorpasso alla Juventus grazie al blitz di Napoli. Riemerge il Milan, sale la Roma, stasera quarta insieme al Napoli.

Inter travolgente

L’Inter si riprende la vetta della classifica, rispondendo alla Juventus che si era presa i tre punti del sorpasso al Brianteo di Monza. Caparbia, tenace, come piace a Massimiliano Allegri, al punto che l’anti Inter è proprio la formazione bianconera. Intanto l’Inter, nonostante la pressione della perdita della testa, gioca a Napoli una partita di sostanza, da grande squadra. Piglio perentorio, lettura delle giocate impeccabile, nessuna sbavatura, a conferma che quella di Inzaghi, è la migliore formazione di questo campionato, con all’occhiello il turco Calhanoglu che è giocatore universale, che fa sempre la cosa giusta al momento giusto. La vittoria di Napoli, da una parte intristisce i campioni d’Italia, che non sono più quelli dello scorso anno, soprattutto per aver perso la mano insindacabilmente decisiva, di Luciano Spalletti.

Senza fare torti a Mazzarri, che è bravo e avrà modo di sistemare le cose, ma l’Inter da due anni a questa parte è la più forte del campionato. E giocarci contro non è roba facile. Ci ha provato, con determinazione il Napoli, ma senza sfondare. Soprattutto nella parte finale del match quando aveva più nulla da difendere. Dietro Inter irreprensibile, una macchina da guerra perfetta. Come sostiene Fabio Capello, quest’anno lo scudetto lo può perdere solo l’Inter. Finisce 3-0 al Maradona, con gol di Calhanoglu al tramonto della prima frazione, la bellissima rete di Barella a metà della ripresa e il sigillo finale di Thuram che confermano quanto lusso può concedersi in questa stagione Simone Inzaghi.

Bagarre alle spalle: la Juve non molla

Torna ad inseguire la Juventus, ma la cosa non preoccupa Allegri che adesso ha la certezza di avere in mano una squadra che adesso deve solo continuare a seguire il suo profeta (il Conte Max), perché quest’anno i bianconeri sanno essere Allegri quanto vincenti, con un carattere d’altri tempi, altrimenti non si riprendono le partite come avvenuto a Monza. Allegri sa giocare e fa giocare bene anche i giovani che domani possono generare plusvalenze sicure per fare spazio ad un bilancio più sano. L’Inter rimane la grande favorita, ci mancherebbe altro, ma attenzione alla Juve. Con questo carattere e senza coppe, è pronta ad aggredire la preda al minimo cedimento.

Dietro, il vuoto

Dopo la figuraccia con il Dortmund, il Milan si riprende in campionato, batte il Frosinone e blinda il terzo posto. Ma con tanta fatica, che va al di là dei tre gol segnati ad un Frosinone che pure non ha demeritato. Detto anche del Napoli, che resta inchiodato al quarto posto, stasera agganciato dalla Roma che torna a graffiare lontano dall’Olimpico. Al Mapei fa la partita, la indirizza, crea ma non monetizza e addirittura va sotto al primo affondo degli emiliani. Poi, la ripresa, ventre a terra, con l’uomo della Provvidenza, che stavolta è quello che non ti aspetti, ovvero Rasmus Kristensen che subentra in corsa, si procura il calcio di rigore trasformato da Dybala, poi va a timbrare il cartellino, mettendo il suo nome su quello dei marcatori. La Roma vince 2-1, Mourinho sorride perché ancora una volta ha ragione lui. Giallorossi quarti accanto al Napoli e in piena corsa Champions.

Alle loro spalle la bellezza di questo campionato, con la splendida Fiorentina che piega una Salernitana sempre più in crisi, e si porta ad una sola lunghezza dal quarto posto. Come è splendido il Bologna di Motta che con un briciolo di fortuna, stasera avrebbe potuto fare compagnia a Napoli e Roma, ma a Lecce è stata raggiunta in pieno recupero, con la strozza rimasta nella gola dei rossoblù.

Si salvi chi può

In mezzo tanto traffico, con Monza e Frosinone lontano dalla zona pericolosa, così come Genoa, Lecce e Sassuolo che nonostante lo stop di stasera, ha tanta qualità nel suo organico. In coda è bagarre. Ultima la Salernitana e quella che si appresta a mettersi in moto rischia di diventare un’altra settimana di tensioni. Penultimi il Verona che ha strappato un punto d’oro a Udine e il Cagliari infuriato dopo la notte dell’Olimpico contro la Lazio dove avrebbe meritato qualcosina di più, con gli stessi biancocelesti di Sarri attardati nelle retrovie. Non decolla l’Udinese, mentre domani sera nel posticipo del Grande Torino, promette scintille Torino-Atalanta. Granata per l’Europa, la Dea che sogna una vittoria per portarsi ad un punto dalla Champions. E poi c’è chi dice che non è un bel campionato.

Massimo Ciccognani: