Il Derby d’Italia è bianconero. La Juve passa a San Siro, batte l’Inter grazie ad un gol di Kostic a metà del primo tempo, contestato dai nerazzurri per un presunto tocco col braccio di Rabiot in occasione del passaggio all’ex Eintracht. Frena l’Inter la corsa verso la Champions, mentre Allegri sale al settimo posto a quota 41, a quattro punti dall’Atalanta e sei dalla Roma. Sempre con una penalizzazione di 15 punti, altrimenti la Juve sarebbe seconda solitaria a 56 punti, a quindici punti dal Napoli capolista. Inter che invece scivola al terzo posto, scavalcata dalla Lazio vittoriosa nel derby, a +2 sul Milan quarto e a +3 sulla Roma.
Le scelte di Inzaghi e Allegri
Problemi per il tecnico nerazzurro costretto a rinunciare a Skriniar, Bastoni e Gosens. Dietro c’è De Vrij a fare reparto con Darmian e Acerbi. In mezzo Brozovic, Barella e Calhanoglu, con Dumfries e Dimarco esterno, mentre in linea spazio per Lukaku e Lautaro. Nei bianconeri, Di Maria va in panchina insieme a Chiesa, con Soulé alle spalle di Vlahovic. Dietro, nel 3-4-1-1 di Allegri, ci sono Gatti, Bremer e Danilo. De Sciglio gioca a destra, Kostic a sinistra, con in mezzo Locatelli e Rabiot.
Sblocca Kostic, ma è polemica
Inter-Juve e i soliti veleni. Perché all’intervallo il gol di Kostic, convalidato tra tanti dubbi per un tocco col braccio di Rabiot, e le proteste di San Siro all’indirizzo di Chiffi e del Var. Ci prova subito Barella, Szczesny c’è, si distende e spedisce in angolo e si ripete poco dopo sempre sullo stesso centrocampista sardo. Partita molto fisica, poi d’improvviso la Juve la sblocca. Rabiot al limite sembra controllare con un braccio prima di servire Kostic che in diagonale gela Onana. Cinque minuti di verifica al Var e gol convalidato tra le proteste nerazzurre. Il dubbio rimane, mentre l’Inter prende ad attaccare a testa bassa e la Juve per poco non va al bersaglio grosso, ma stavolta è bravo Barella ad anticipare Kostic pronto alla battuta a colpo sicuro.
L’Inter non sfonda, passa la Juve
Parte forte l’Inter nella ripresa e subito l’occasione per riprenderla ma Brozovic spreca l’invito di Dimarco calciando a lato. La partita si apre, perché la Juve non molla la presa, ma è l’Inter a spingere con grande decisione. Fuori Dimarco e Barella, dentro D’Ambrosio e Mkhitaryan nei nerazzurri. L’Inter preme, fa densità nella metà campo bianconera, con gli uomini di Allegri che invece sfruttano il controgioco. L’Inter insiste, Gatti si esalta nell’andare a chiudere su un centro di Dumfries che stava per provocare problemi e sul controgioco Kostic ha la palla del raddoppio, conclusione deviata in angolo. Poi decisivo Onana a smanacciare su un centro destinato a Locatelli. Dentro Dzeko, fuori Lukaku nell’Inter tutta a trazione anteriore. Nerazzurri a testa bassa nei cinque di recupero. Forza della disperazione da una parte, tranquillità dall’altra. Fischia tre volte Chiffi, vince la Juve che continua a scalare la classifica. Per l’Inter, solo rimpianti e polemiche.