Pronostici rispettati, con Inghilterra e Spagna, tra le favorite alla vittoria finale, che si qualificano per la finale dell’Europeo Under 21 in Romania e Georgia. Il cuore non basta a Israele e Ucraina, rispettivamente battute per 3-0 e 4-1 che escono a testa altissima dalla rassegna. Per loro, essere arrivate fino alle porte della finale, è un trionfo inaspettato. E adesso l’ultimo atto, quello di sabato alle ore 18 per assegnare il titolo di Regina d’Europa.
Inghilterra sul velluto
Differenza dei valori in campo troppo evidente tra Inghilterra e Israele. Finisce 3-0 per la Nazionale dei Tre Leoni, con gli inglesi che si permettono persino il lusso di sbagliare un calcio di rigore. Partita mai in discussione. A Batumi, è un monologo dei bianchi d’Inghilterra, con la formazione di Lee Carsley che la domina in lungo e in largo. Un vero e proprio atto di forza contro la rivelazione del torneo che la sua parte in questo europeo under 21 la sua parte l’ha fatta, conquistando peraltro la qualificazione ai prossimi giochi olimpici di Parigi del prossimo anno. Inghilterra più squadra, più compatta, più corposa, più tutto, nei numeri, nella qualità di gioco. E alla fine è un netto ed inequivocabile 3-0 che vale la quarta finale under 21 nella storia della nazionale d’Oltremanica. A firmare la vittoria ci pensano Gibbs-White che la sblocca al tramonto della prima frazione dopo aver fallito in apertura il calcio di rigore del possibile vantaggio. Poi le reti di Palmer e Archer, con Palmer autore anche degli assist in occasione dei gol dei compagni di squadra. Per Israele, una soddisfazione immensa perché erano arrivati così in alto in una competizione continentale, dove hanno messo in vetrina una squadra interessante, con alcuni calciatori di spessore che torneranno utili anche alla causa della formazione maggiore.
Manita Spagna alla generosa Ucraina
Un film già visto, dal momento che anche qui la differenza dei valori è notevolissima. Eppure, l’Ucraina ha provato a cullare il sogno di mettere a segno un altro colpo. E all’inizio quel sogno sembrava a portata di mano. La Spagna, come da previsione, fa la partita, ma al primo affondo, l’Ucraina passa. Mudryk entra come una lama nel burro della retroguardia spagnola, alza la testa, vede a rimorchio Bondarenko e gli serve un cioccolatino da scartare. Facile facile per il numero 21 ucraino, mettere dentro con un rigore in movimento. La Spagna non si è disunita e quattro minuti dopo ha trovato la parità, grazie ad una leggerezza della difesa ucraina. Bravo Ruiz a crederci e mettere dentro la palla dell’1-1. Ed è ritornata subito la partita che ci si aspettava, perché a stretto giro è arrivato anche il sorpasso con Sancet Tirapu con il quale si è andati al riposo. Stessa musica nella ripresa, con la Spagna a tenere possesso palla e a gestire con le sue armi la gara. Blanco dopo dieci minuti firma il 3-1 e per la vogliosa Ucraina, c’è un Everest da scalare. La volontà non fa difetto agli uomini di Rotan che ci provano, si sbilanciano, maglie della difesa allargate fino al poker calato da Oroz con un diagonale imprendibile che ha messo a nudo i limiti difensivi dell’Ucraina. Finita? Manco per idea, perché la Spagna si diverte e cala la manita: pokerissimo a firma Sergio Gomez. E può bastare così.