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Inflazione, le misure messe in campo dalla Grecia per sostenere la popolazione

Il ministero dello Sviluppo economico del Paese ha imposto ai supermercati di esporre tra i propri scaffali almeno un prodotto per ogni categoria a "prezzo più vantaggioso" rispetto ad altri della stessa tipologia

Per contrastare una delle inflazioni più alte in Europa – ora al 12% – la Grecia ha messo in campo un’iniziativa del ministero dello Sviluppo economico che punta a sostenere i cittadini nell’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

L’iniziativa del governo greco

Il governo greco guidato dal partito conservatore di Nea Dimokratia ha imposto ai supermercati che realizzano 90 milioni di euro di fatturato all’anno di esporre tra i propri scaffali almeno un prodotto, per ogni categoria evidenziata dal ministero dello Sviluppo economico, a “prezzo più vantaggioso” rispetto ad altri prodotti della stessa tipologia. Una lista di 51 categorie di beni alimentari (come pane, latte, riso, carne) che saranno coinvolte da questa misura è stata stilata dal ministero dello Sviluppo economico, guidato da Adonis Georgiadis. I supermercati decideranno autonomamente quale prodotto di ogni categoria esporre a un costo più basso così come ne stabiliranno il relativo prezzo, che verrà aggiornato ogni settimana; in caso di mancato rispetto della misura i supermercati verranno sanzionati con una multa di 5.000 euro al giorno.

Le dichiarazioni del ministro Georgiadis

Georgiadis ha dichiarato di essere impegnato oggi a visitare alcuni negozi e catene di supermercati della regione dell’Attica: “Vogliamo verificare che i produttori e le industrie alimentari rispettino l’accordo” per garantire un paniere di prodotti che “i nostri concittadini vulnerabili potranno acquistare” ha dichiarato il ministro. L’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità è diventata una fonte di preoccupazione per molte famiglie greche: secondo i dati riportati dal quotidiano greco To Vima, negli ultimi undici mesi il costo della farina in Grecia è aumentato del 35%, quello dello yogurt del 46% e quello delle patate del 50%. Per il ministero dello Sviluppo economico la misura punta a “proteggere i consumatori dalla crisi inflazionistica”, ma secondo il partito di opposizione Syriza, l’iniziativa del governo consiste in poco più di un “trucco comunicativo” come lo ha definito il leader di Syriza Alexis Tsipras: “C’è una terribile redistribuzione della ricchezza dalla classe media o svantaggiata a quella più forte” ha scritto Tsipras sul suo account Twitter. “Una ricerca della Confederazione Generale dei Lavoratori Greci mostra che nel 2022 le famiglie con un salario minimo di non oltre 750 euro perderanno il 40% del loro potere d’acquisto” ha denunciato il leader di Syriza.

Fonte Ansa

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