Come nel 2018, la regione indiana del Kerala torna vittima della forza dirompente della natura. L’area del sud-ovest dell’India è stata infatti interessata da piogge torrenziali che hanno letteralmente devastato alcune aree, provocando frane, smottamenti e inondazioni. Almeno 25 persone sono morte, travolte dalla massa di detriti e fango. I soccorritori, sul posto, stanno cercando con difficoltà di rintracciare possibili sopravvissuti. La situazione viene aggiornata costantemente dalle autorità che, al momento, si trovano a fronteggiare un’emergenza a tutto tondo. Numerosi, infatti, i residenti rimasti isolati e privi di energia elettrica, mentre le piogge continuano a spazzare il Kerala.
Kerala sommerso dal fango
Undici corpi privi di vita sono stati recuperati nel distretto di Idukki, mentre nel Kottayam ne sono stati ritrovati altri 14. Le evacuazioni stanno interessando migliaia di persone, raggruppate in oltre cento campi di accoglienza improvvisati dalle squadre di soccorritori intervenute sui luoghi della tragedia. Nel frattempo, via Twitter sono arrivate le condoglianze del premier indiano, Narendra Modi, il quale ha fatto sapere che le autorità dell’India effettueranno tutti gli interventi necessari per aiutare le popolazioni colpite.
Altre piogge in arrivo
Le inondazioni hanno colpito con maggior forza proprio nei distretti di Idukki e Kottayam. E, secondo gli esperti, il pericolo sarebbe tutt’altro che finito. Nei prossimo due o tre giorni, sono previste ulteriori precipitazioni, con possibilità concrete di rendere ancor più difficoltose le operazioni di salvataggio. Così come di ripristino dell’energia elettrica.