Imperia, esplode un appartamento: tre ragazzi sono gravi

vigili del fuoco

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In provincia di Imperia tre ragazzi sono stati estratti dalle macerie di un edificio scoppiato a causa di esplosione di una bombola di gas 

Tre feriti gravi

Sono tre le palazzine dichiarate inagibili e cinque gli sfollati dopo l’esplosione di una bombola di gas che stamane ha sventrato un edificio di piazza Vecchia, a Soldano, nell’Imperiese, provocando tre feriti gravi, di cui due in condizioni disperate. È quanto emerso al termine di un vertice in Comune, alla presenza, tra gli altri, del prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, del questore Giuseppe Felice Peritore, del sindaco di Soldano Isio Cassini e del vice Antonio Fimmanò.

Alcuni residenti non sono stati coinvolti

A scopo precauzionale è stato deciso di chiudere la strada provinciale per Perinaldo. Nell’edificio c’erano altre tre persone, non presenti al momento dell’esplosione, che hanno già trovato sistemazione autonoma da parenti e familiari. Una donna anziana e un cittadino tunisino, invece, saranno ospitati in altrettanti appartamenti messi a disposizione da un residente. Una terza casa risulta disabitata, perché l’unico inquilino al momento si trova fuori zona.

Estratto il figlio del proprietario dell’appartamento

Un lungo applauso dei presenti si è levato quando i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie l’ultimo dei tre feriti dall’esplosione. Si tratta di un trentasettenne francese, figlio del proprietario dell’appartamento, che, insieme a suoi due amici di 25 anni, si trovava al secondo piano dell’abitazione.

Un cane è stato estratto

Gli altri due feriti, ustionati e in gravi condizioni oltre ad aver riportato dei politraumi, sono stati intubati e trasferiti in elicottero all’ospedale specializzato Villa Scassi di Genova. L’ultimo ferito è invece è stato portato al CTO di Torino. Anche un cane è stato estratto dalle macerie.

Condizioni disperate

I tre giovani, originari di Marsiglia, si trovavano nell’appartamento al secondo piano per una festa, mentre i residenti del primo e del terzo piano al momento dello scoppio erano fuori casa. I due venticinquenni hanno ustioni profonde sul 90% del corpo, sono in coma farmacologico e, quindi, attaccati ai respiratori. Le loro condizioni sono disperate e gli anestesisti stanno tentando di tutto per stabilizzarli.

Fonte: Agi

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