In occasione del 100° anniversario della donazione dell’Ospedale Bambino Gesù alla Santa Sede, il Pontefice incontra in Aula Paolo VI una rappresentanza del polo sanitario romano. A loro chiede di continuare a mettere i frutti della ricerca a disposizione di tutti e confessa che ogni volta si reca in visita all’ospedale prova da un lato dolore per la sofferenza dei bambini malati e dei loro genitori, dall’altro una sensazione di grande speranza
Il discorso del Papa è letto da mons. Filippo Ciampanelli
“Cari fratelli e sorelle, sono contento di vedervi! Io non mi sono ripreso e per questo non potrò leggere bene il messaggio. Per questo lo farà mons. Ciampanelli per me”. Con queste parole il Papa ha aperto l’udienza in Aula Paolo VI – dove è arrivato in sedia a rotelle – alla comunità dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”, in occasione del 100° anniversario della donazione dell’Ospedale alla Santa Sede da parte della famiglia Salviati. Poi ha ceduto la lettura del testo preparato per l’occasione a mons. Filippo Ciampanelli, della Segreteria di Stato.
La benedizione
“Adesso darò la benedizione a tutti: ai malati, ai medici, agli infermieri e a tutti quelli che lavorano in questo ospedale e per questo ospedale”. Queste le parole pronunciate dal Papa al termine della lettura del testo preparato per l’udienza alla comunità dell’ospedale Bambino Gesù, letto da mons. Filippo Ciampanelli, della Segreteria di Stato. Poi il Santo Padre ha lasciato il palco dell’Aula Paolo VI, salutato da un caloroso applauso, per poi tornare subito dopo a salutare in piccoli malati con le loro famiglie.
Il Papa: “Bambino Gesù, punto di riferimento per famiglie da tutto il mondo”
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