Durante lāomelia nella quotidiana messa mattutina a Santa Marta, Papa Francesco ĆØ tornato a sottolineare lāimportanza di una āChiesa povera per i poveriā mettendo in guardia dagli āarrampicatori, attaccati ai soldiā che fanno tanto male al corpo mistico di Cristo. Il cristiano ĆØ infatti chiamato a servire, non a servirsi degli altri per raggiungere i propri scopi. Lāomelia ĆØ stata incentrata sulla figura di due servi, presentati dalla Liturgia odierna: innanzitutto, la persona di Paolo che āsi ĆØ donato tutto al servizio, sempreā per finire a Roma ātradito da alcuni dei suoiā finendo poi ācondannatoā. Nel Vangelo, ha ripreso il Pontefice, il Signore āci fa vedere lāimmagine di un altro servo che invece di servire gli altri si serve degli altriā scaltramente āper rimanere al suo postoā.
Anche nella Chiesa ci sono i āservitori scaltriā, avverte Francesco, uomini che āinvece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa: gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi. E quanti sacerdoti, vescovi abbiamo visto cosƬ, che hanno raggiunto la comoditĆ dello status. Ć triste dirlo, no?ā. Le sacre scritture presentano due opposti: Paolo rappresenta la āChiesa che non ĆØ mai fermaā, mentre allāopposto il servo scaltro rappresenta la tiepidezza della vocazione: āQuando la Chiesa ĆØ tiepida, chiusa in se stessa, anche affarista tante volte, non si puĆ² dire che sia una Chiesa che ministra, che sia al servizio, bensƬ che si serve degli altriā. Il Santo Padre ha concluso lāomelia pregando il Signore affinchĆ© āci dia la grazia āche ha dato a Paolo, quel punto dāonore di andare sempre avanti, sempre, rinunciando alle proprie comoditĆ tante volte, e ci salvi dalle tentazioni, da queste tentazioni che in fondo sono tentazioni di una doppia vita: mi faccio vedere come ministro, cioĆØ come quello che serve, ma in fondo mi servo degli altriā.