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Il Padre Nostro di Francesco: “Misericordia per l’umanità provata dal coronavirus”

Il Pontefice esprime la prossimità spirituale dell'interna cristianità e invoca Dio per "i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri delle nostre comunità"

Preghiera globale e in diretta del Pontefice per implorare la misericordi divina su un’umanità duramente provata dalla pandemia di Covid-19. “Anche noi ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’anima sola preghiamo”, scandisce Francesco. Mentre suonano le campagne di ogni chiesa, il Papa  invoca Dio pregando con i fedeli di ogni confessione. Il Pontefice ha così introdotto la preghiera del Padre Nostro recitata oggi a mezzogiorno nella Biblioteca del Palazzo Apostolico: “Ci siamo dati appuntamento, tutti i cristiani del mondo, per pregare insieme il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha insegnato“.

Foto © Riccardo De Luca per AP

Vicinanza a chi soffre

Prosegue Jorge Mario Bergoglio: “Come figli fiduciosi ci rivolgiamo al Padre. Lo facciamo tutti i giorni, più volte al giorno; ma in questo momento vogliamo implorare misericordia per l’umanità duramente provata dalla pandemia di coronavirus. Lo facciamo insieme, cristiani di ogni Chiesa e Comunità, da ogni età, lingua e nazione“. E “preghiamo per i malati e le loro famiglie; per gli operatori sanitari e quanti li aiutano; per le autorità, le forze dell’ordine e i volontari; per i ministri delle nostre comunità“. Oggi, sottolinea Francesco, “molti di noi celebrano l’Incarnazione del Verbo nel seno della Vergine Maria, quando nel suo “Eccomi”, umile e totale, si rispecchiò l’“Eccomi” del Figlio di Dio. Anche noi ci affidiamo con piena fiducia alle mani di Dio e con un cuore solo e un’anima sola preghiamo il Padre Nostro”. In una precedente riflessione sulla “preghiera che Gesù ci ha insegnato”, il Papa aveva scritto in un suo libro: “Ci vuole coraggio per pregare il Padre nostro. Mettetevi a dire “papà” e a credere veramente che Dio è il Padre che mi accompagna, mi perdona, mi dà il pane, è attento a tutto ciò che chiedo, mi veste ancora meglio dei fiori di campo”. Al Padre Nostro di Papa Francesco sono seguiti il Rosario e l’Angelus recitati dal cardinale Angelo Comastri, vicario di Sua Santità per lo Stato della Città del Vaticano.

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