Dai due lati della cosiddetta Linea blu, quella fascia di demarcazione tra Israele e il Libano, si fanno bilanci diversi di una nuova giornata di tensione nel Vicino Oriente. L’Idf conta “280 obiettivi terroristici” colpiti a Gaza e nel Paese dei cedri, mentre Beirut registra almeno altre 15 vittime dei raid israeliani.
Gli obiettivi
Le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che “nel fine settimana dello Yom Kippur sono stati colpiti circa 280 obiettivi terroristici in Libano e a Gaza“. Le truppe hanno condotto “operazioni contro le infrastrutture di Hezbollah – prosegue la nota – e sono stati eliminati 50 terroristi negli scontri ravvicinati e gli attacchi aerei“. L’Idf ha inoltre “individuato tunnel sotterranei, decine di siti in cui erano immagazzinate armi, lanciarazzi, mortai e missili anticarro puntati contro le comunità nel nord di Israele. Nella Striscia di Gaza sono state smantellate altre infrastrutture ed eliminati decine di terroristi“.
Le vittime
E’ salito ad almeno 15 persone uccise il bilancio dei raid israeliani condotti oggi in tre villaggi a nord e a sud di Beirut, fuori dalle roccaforti filo-iraniane di Hezbollah. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. Un “attacco nemico israeliano a Maaysra“, un villaggio sciita in una regione a predominanza cristiana a nord di Beirut, ha provocato “nove morti e 15 feriti”; un secondo raid su Barja, villaggio sunnita nella regione dello Shouf a sud della capitale, ha fatto “quattro morti e 18 feriti”; e un terzo “due morti e quattro feriti” sulla costa settentrionale, a Deir Billa, a 15 chilometri da Batroun, si precisa.
Fonte Ansa