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La Humanity 1 arriva nel porto di Ancona con 200 migranti

Nella giornata di ieri l'equipaggio della nave Aurora di Sea Watch ha individuato 11 imbarcazioni con a bordo circa 485 persone

La nave umanitaria Humanity 1 è arrivata nel porto di Ancona con circa 200 migranti a bordo, tra cui una quarantina di minorenni, alcuni dei quali bambini molto piccoli. L’imbarcazione Geo Barents ha soccorso 41 persone, tra cui 26 minori non accompagnati, mentre salgono a undici gli sbarchi sull’isola di Lampedusa a partire dalla mezzanotte. 

Le operazioni

Ad ad attenderla alla banchina 19 un personale della Croce Rossa, polizia e altre forze dell’ordine, il questore Cesare Capocasa, il vice sindaco e assessore alla Sicurezza e Protezione civile Giovanni Zinni. Prima i minori non accompagnati, poi le donne.L’assistenza sanitaria è garantita dalla Croce Rossa di Ancona, con una quarantina di persone tra medici, pediatri, infermieri e assistenti sociali. Si è conclusa nel primo pomeriggio di oggi la fase di accoglienza dei minori che hanno viaggiato nella nave Humanity 1 approdata stamane al porto di Ancona, fa sapere il Comune. I minori sono stati subito trasferiti al PalaBrasili di Collemarino per i primi accertamenti sullo stato di salute, sull’identità e avviati tempestivamente i contatti per l’affidamento in strutture di accoglienza delle Marche e di fuori regione. Solo una giovane donna in gravidanza è stata trasportata dai mezzi di soccorso all’Ospedale Materno Infantile Salesi per la verifica delle sue condizioni di salute. Da qui è stata quindi trasferita in una struttura. Ai 53 minori stranieri sono stati consegnati i kit di primo soccorso, o ragazzi sono stati successivamente rifocillati con beni di prima necessità. L’assessore ai Servizi sociali, Manuela Caucci ha curato l’accoglienza dei migranti nella struttura di Collemarino, mentre il vice sindaco e assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Giovanni Zinni ha gestito la fase di sbarco e di trasferimento delle persone. “Nella fase di pre allerta erano stati stabiliti tutti i contatti per configurare le destinazioni possibili e fare in modo che i migranti fossero messi al sicuro senza stazionare in una situazione di emergenza” spiega l’assessore Caucci. Le operazioni, coordinate dalla Prefettura e Questura di Ancona, in collaborazione con l’amministrazione comunale “sono riuscite nel dettaglio” afferma Zinni. “Auspichiamo che non ci sia in futuro un numero elevato di sbarchi perché le strutture che abbiamo a disposizione sono poche” conclude. Un centinaio di migranti dovrebbero essere trasferiti nel Lazio, circa 70 ad Ancona, trenta in Abruzzo. A bordo della Humanity 1, attraccata nel porto di Ancona, dove sono sbarcati circa 200 migranti, “ci sono varie persone vulnerabili: una donna incinta, bambini, ragazzi, anziani. La situazione è stabile ma avremmo voluto far sbarcare questa gente prima, abbiamo dovuto fare migliaia di chilometri per arrivare qui”. Un portavoce della ong Sos Humanity ha descritto così ai giornalisti la situazione affrontata dai circa 200 naufraghi soccorsi, “nei pressi di Lampedusa” e dall’equipaggio. Durante il viaggio verso Ancona “alcune persone sono state evacuate per motivi sanitari, ad esempio c’era una donna incinta che stava per partorire”, tutti però “sono in una situazione di vulnerabilità”. Per il salvataggio in mare, che si è svolto in quattro operazioni il 12 luglio, Sos Humanity era in contatto con la Guardia costiera. “Noi vogliamo stare in mare e salvare quante più vite possibile” ha spiegato il portavoce, che ha raccolto in questi giorni i racconti dei naufraghi, originari di vari Paesi africani, ma provenienti dalla Tunisia. “Ho visto e sentito storie di persone attaccate, picchiate, una donna incinta ha perso il bambino – ha proseguito il portavoce -, ho visto segni di violenza fisica, molte storie tragiche, comprese quelle dei bambini. Questa gente ha bisogno di aiuto e protezione, e la Tunisia è il contrario di un posto sicuro. Nelle ultime settimane con 9 navi abbiamo salvato almeno 400 persone che venivano da lì”. Appena possibile Humanity 1 ripartirà alla volta di Siracusa, dove è previsto un cambio di equipaggio, prima di ripartire per una nuova missione.

Imbarcazioni in difficoltà

“Nella giornata di ieri Aurora, l’assetto veloce di Sea Watch, si è trovata ad operare in un’area del Mediterraneo in cui erano presenti decine di imbarcazioni in difficoltà. Grazie alle segnalazioni dell’aereo di Pilotes Volontaires l’equipaggio di Aurora è riuscito a individuare 11 imbarcazioni con circa 485 persone a bordo in totale. L’equipaggio di Aurora per ore ha cercato di stabilizzare la situazione distribuendo giubbotti di salvataggio e utilizzando zattere gonfiabili in attesa dell’intervento delle autorità italiane che hanno poi soccorso diverse imbarcazioni”. Lo riferisce Sea Watch. “La situazione si è complicata ulteriormente con l’arrivo del buio. Dopo avere ricevuto indicazione dalla guardia costiera l’equipaggio ha imbarcato 52 persone da due natanti in grave difficoltà, tra loro 19 donne e 19 minori, di cui 14 non accompagnati e un neonato di un mese. Mentre le motovedette della guardia costiera si dirigevano a Lampedusa, ad aurora è stato assegnato il porto di Trapani, distante 15 ore di navigazione. Un porto troppo lontano per il nostro assetto ma che cercheremo lo stesso di raggiungere senza mettere in pericolo la salute delle persone soccorse. Non possiamo permettere che un nuovo sequestro lasci senza un assetto di soccorso le persone in pericolo nel Mediterraneo”.

Il soccorso di Geo Barents

“Il team di Medici Senza Frontiere (Msf) a bordo della Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Msf, ha da poco soccorso 41 persone. Tra loro 5 donne e 27 minori, di cui 26 non accompagnati. Tutti sono ora al sicuro. I sopravvissuti erano in difficoltà su un gommone non idoneo alla navigazione, sono stati inizialmente individuati da Seawatch”. Lo si legge in un Twitter di Msf Sea.

Lampedusa

Altri 45 migranti, fra cui 13 donne e 5 minori, sono sbarcati a Lampedusa dopo che il barchino di 6 metri sul quale viaggiavano è stato bloccato dalla motovedetta V7003 della Guardia di finanza. I 45, originari di Costa d’Avorio, Burkina Faso, Guinea, Sierra Leone e Sudan, hanno riferito d’essere salpati da Sfax, in Tunisia, alle ore 7 di ieri. Dopo il trasbordo, il natante è stato lasciato alla deriva e tutti i migranti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Salgono a 11, con complessivi 452 migranti, gli approdi a partire dalla mezzanotte. Sono 1.290 i migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa dove all’alba c’erano oltre 2mila persone. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, il traghetto di linea Galaxy, che adesso viaggia con destinazione Porto Empedocle, ha effettuato un viaggio appositamente dedicato al trasferimento dei migranti, imbarcando 792 extracomunitari.

Fonte Ansa

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