Harris, per gli specialisti è già sfida a Trump

Il sondaggio di Reuters-Ipsos piazza l'attuale vice davanti al Tycoon. E lei annuncia battaglia: "Voglio meritarmi la nomination"

Kamala Harris
Foto © Lawrence Jackson

Kamala Harris, nome di punta del Partito democratico, avrebbe già recuperato lo svantaggio accumulato da Joe Biden nei confronti di Donald Trump. Secondo il sondaggio effettuato da Reuters-Ipsos, infatti, la vicepresidente in carica sarebbe addirittura un pizzico avanti al Tycoon nel gradimento degli elettori registrati. Pur con un leggero margine di errore, i primi dati sembrano aver già riaperto la sfida elettorale.

Il sondaggio: Harris in vantaggio

Kamala Harris è davanti a Donald Trump 44% a 42% in un sondaggio di Reuters-Ipsos (pubblicato sul sito dell’agenzia) tra gli elettori registrati, con un margine di errore del 3%. E’ il primo dopo il ritiro di Joe Biden. In una gara a tre, Harris guida col 42%, contro il 38% del tycoon e l’8% di Robert F. Kennedy. Kamala Harris ha incassato l’endorsement dei leader dem al Senato e alla Camera americani, Chuck Schumer e Hakeem Jeffries. “Siamo con lei”, hanno detto in una conferenza stampa. “Harris ha eccitato e dato energia ai democratici”, ha detto Jeffries.

Netanyahu da Trump

“Sono lieto di ricevere Bibi Netanyahu a Mar-a-Lago domani. Durante il mio primo mandato avevamo pace e stabilità nell’area. E l’avremo ancora”. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth. Il premier israeliano è atteso intervenire in Congresso domani e poi incontrare Joe Biden giovedì.

Attesa per il discorso di Biden

Domandi sera è in programma l’atteso discorso del presidente alla nazione dopo il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca. “So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali”: sbarcata a Wilmington al quartier generale della campagna Biden che ora porta il suo nome e lavora per lei, Kamala Harris sferra un attacco durissimo al tycoon nel suo primo evento elettorale dopo il ritiro del presidente dalla corsa. Un evento al quale il commander in chief, in isolamento nella sua residenza al mare per il Covid, ha voluto essere presente in video collegamento, rilanciando l’endorsement alla sua vice: “non sarò nel ticket ma sarò pienamente impegnato nella campagna e farò qualunque cosa Kamala Harris voglia o necessiti. Abbiamo preso la decisione giusta, lei è la migliore”, ha detto allo staff, invitando ad abbracciarla e sostenerla. Lei lo ha ringraziato, celebrando l’eredita’ senza pari di un “leader visionario”.

Harris: “Voglio meritarmi la nomination”

“So che la campagna ha fatto l’effetto delle montagna russe ma abbiamo ancora 106 giorni e vinceremo, voglio meritarmi la nomination e battere Donald Trump, quando combattiamo vinciamo”, ha esordito Harris dopo essere stata accolta con una standing ovation dallo staff e dai vertici della campagna, Jen O’Malley Dillon e Julie Chavez, che ha subito riconfermato in una linea di piena continuità. Presente anche il marito, che ha baciato.

L’affondo

Dopo il colpo basso a The Donald, la vicepresidente ha osservato che la campagna non è solo contro Trump ma tra due visioni diverse dell’America. “In questa elezione, ognuno di noi affronta una domanda: in quale tipo di Paese vogliamo vivere? In un Paese di libertà, passione e rispetto della legge, o in un Paese di caos, paura e odio?”, ha detto. Quindi ha promesso di mettere al centro della sua campagna i diritti riproduttivi, a partire dall’aborto, e la stretta sulle armi, con controlli universali sugli acquirenti, leggi ‘red flag’ (contro le persone ritenute pericolose) e il bando delle armi d’assalto.

Fonte: Ansa