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Hamas, spinge per la tregua: “Possibile in 24-48 ore”

Secondo gli Stati Uniti, Israele avrebbe sommariamente accettato i termini delle condizioni ma vorrebbe chiarezza sull'identità degli ostaggi che saranno rilasciati

Hamas insiste per la tregua. Nonostante le tensioni delle ultime settimane, il gruppo palestinese che controlla la Striscia di Gaza spinge per l’accettazione delle proprie condizioni. Anzi, secondo i responsabili, se Israele facesse un passo incontro l’accordo potrebbe essere raggiunto entro 24-48 ore. Tra le condizioni proposte, ci sarebbe l’incremento degli aiuti umanitari.

Hamas: “Tregua possibile in poche ore”

Un alto funzionario di Hamas ha detto che una tregua nella Striscia di Gaza è possibile “entro 24-48 ore” se Israele accetta le richieste del movimento islamico palestinese. “Se Israele accetta le richieste di Hamas, che includono il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord di Gaza e un aumento degli aiuti umanitari, ciò può aprire la strada a un accordo (su una tregua) entro le prossime 24-48 ore”, ha detto la fonte di Hamas in condizione di anonimato.

Rappresentanti di Hamas, del Qatar e degli Stati Uniti si trovano al Cairo per negoziare su tregua e rilascio ostaggi a Gaza, secondo quanto scrivono media vicini al governo dell’Egitto: Paese che ha assunto un ruolo di mediatore nel conflitto fra Israele e Hamas.

Israele, possibile apertura

Si intravedono spiragli per una lunga tregua a Gaza che favorisca un nuovo scambio di prigionieri. Secondo Washington, Israele ha accettato “più o meno” l’intesa per una pausa delle ostilità di sei settimane. E “la palla ora è in mano ad Hamas”.

L’obiettivo resta quello di un’intesa prima dell’inizio del Ramadan, il 10 marzo, ma come sempre la trattativa resta appesa ad un filo, anche perché il governo Netanyahu appare irremovibile su un punto: la fazione palestinese deve consegnate la lista degli ostaggi ancora vivi. In attesa di un cessate il fuoco, sono aumentati gli sforzi internazionali per l’assistenza umanitaria.

Aiuti aerei a Gaza

Gli Stati Uniti, dopo l’annuncio di Joe Biden, hanno dato il via all’operazione aiuti con gli aerei militari, lanciando gli aiuti per la popolazione. Dopo numerosi stop and go, la capitale egiziana tornerà al centro del negoziato. Domani, secondo fonti della sicurezza del Cairo, riprenderanno i colloqui per arrivare ad un cessate il fuoco che consenta il rilascio di altri ostaggi.

Con Hamas è nodo ostaggi

Per Israele, ha chiarito un alto funzionario diplomatico, la questione chiave non è il ritorno dei civili nel nord della Striscia, ma l’identità degli ostaggi che verranno rilasciati da Hamas, così come il numero dei prigionieri palestinesi liberati per ogni ostaggio. La fazione palestinese, finora, non ha risposto a queste domande, e Israele si aspetta di ricevere notizie non più tardi di lunedì, ha aggiunto il diplomatico.

Fonte: Ansa

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