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Hamas, chiamata al “venerdì della rabbia”: allerta massima

La Francia ha vietato le manifestazioni pro-Palestina, Londra chiude alcune scuole ebraiche. Ed Hezbollah afferma: "Agiremo secondo i nostri piani"

Hamas lancia un appello alla partecipazione al venerdì della rabbia, portando numerosi Paesi ad alzare al massimo i livelli di vigilanza. La Francia vieta le manifestazioni, Londra chiude alcune scuole ebraiche. Polizia e intelligence vigili anche in Italia.

La chiamata di Hamas

Allerta per la chiamata di Hamas al “venerdì della rabbia”, ovunque nel mondo e in Cisgiordania. La Francia ha vietato ogni tipo di manifestazioni pro Palestina. Negli altri Paesi europei, tra cui l’Italia, polizia e intelligence sono in massima allerta come pure negli Stati Uniti. Il Consiglio della Sicurezza nazionale e il ministro degli Esteri israeliani stanno facendo appello agli israeliani all’estero di evitare manifestazioni e proteste ovunque siano programmate dopo l’appello di Hamas alle masse arabe per un giorno di rabbia questo venerdì.

Londra: chiuse tre scuole ebraiche

Salgono a tre le scuole ebraiche nel nord di Londra che hanno deciso di chiudere oggi per ragioni di sicurezza dopo l’aumento degli atti di antisemitismo nel Regno Unito seguito al conflitto tra israeliani e palestinesi. Lo riporta la Bbc. Si è infatti aggiunto un istituto superiore, la Menorah High School, alle due scuole elementari, la Torah Vodaas e la Ateres Beis Yaakov, che ieri avevano annunciato la sospensione delle lezioni fino a lunedì prossimo. Secondo la Bbc, ai genitori di uno degli istituti è stato detto anche di tenere i figli a casa per il “rischio di violenza nelle strade”, in riferimento al venerdì di preghiera islamica e alle eventuali manifestazioni in favore di Gaza.

“Il Regno garantisca la sicurezza”

Ma il Community Security Trust, un’organizzazione no profit che aiuta a tutelare la sicurezza della comunità ebraica e a denunciare episodi di matrice antisemita in Gran Bretagna, ha affermato che le scuole dovrebbero rimanere aperte in quanto la loro sicurezza viene garantita dalle autorità del Regno. Soprattutto alla luce del nuovo stanziamento di 3 milioni di sterline deciso ieri dal premier conservatore Rishi Sunak proprio per rafforzare i controlli in questi giorni.

Hezbollah: “Agiremo secondo i nostri piani”

“Tutti aspettano di sapere cosa farà Hezbollah. Hezbollah conosce le sue responsabilità. Siamo pienamente preparati e monitoriamo gli sviluppi in ogni momento. Parteciperemo a questa operazione secondo i nostri piani e la nostra visione”. Lo ha affermato, riferisce l’Orient le Jour, Naim Qassem. Il numero due del partito armato libanese filoiraniano Hezbollah ha parlato alla folla riunita per una manifestazione di sostegno a Gaza nei pressi della moschea Moujtdaba, nella periferia sud di Beirut.

Fonte: Ansa

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