Il premier del Qatar, Al Thani, ha annunciato l’apertura di Hamas al rilascio degli ostaggi. Il gruppo palestinese, però, ha fissato come condizione la fine del conflitto, termine ritenuto “inaccettabile” da Israele. Secondo fonti di intelligence, delle 136 persone ancora nelle mani di Hamas, almeno 32 sarebbero morte.
Ostaggi, apertura di Hamas
Il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, ha annunciato di aver ricevuto “una risposta positiva” da parte di Hamas sull’intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza. Il primo ministro ha precisato che Hamas ha dato una risposta “positiva” alla proposta sostenuta dagli Stati Uniti di liberare gli ostaggi in cambio della sospensione della guerra di Gaza con Israele.
Il punto del Qatar
“Abbiamo ricevuto una risposta da Hamas riguardo al quadro generale dell’accordo riguardo agli ostaggi. La risposta include alcuni commenti, ma in generale è positiva”, ha detto Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani nel corso della conferenza stampa a Doha con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Blinken ha annunciato che discuterà domani con Israele la risposta di Hamas sull’accordo sugli ostaggi. Nella conferenza stampa con il premier del Qatar, Blinken ha poi ribadito che è “essenziale” raggiungere l’accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas.
“Almeno 32 ostaggi sono morti”
Almeno 32 ostaggi israeliani – un quinto dei 136 rapiti ancora nelle mani di Hamas – sono morti. Lo riferisce il New York Times che ha visionato una valutazione interna dell’esercito israeliano. Le famiglie dei 32 ostaggi, la cui morte è stata confermata, sono state informate, hanno detto quattro ufficiali militari al Nyt, aggiungendo che si stanno verificando notizie di intelligence secondo cui almeno altri 20 ostaggi sono stati uccisi. La cifra di 32 ostaggi morti è più alta di quanto finora affermato pubblicamente delle autorità israeliane. L’Idf ha dichiarato al Nyt che la maggior parte è stata uccisa il 7 ottobre.
Fonte: Ansa