Il passare delle ore aumenta la drammaticità del quadro. Haiti continua a contare le proprie vittime, uccise dal terremoto di magnitudo 7.2 che ha devastato diverse aree dell’isola. Con particolare concentrazione nel Sud. L’epicentro era stato registrato a nord-est di Saint-Louis du Sud, nell’area a occidente di Port-au-Prince. Diversi edifici sono crollati anche a Jeremie, Les Anglais, Aguinoise e Les Cayes. Il sisma è stato avvertito fino in Giamaica. Al momento, il bilancio parla di 724 morti e quasi 3 mila feriti. A darne conto, i servizi di Protezione civile di Haiti. Uno scenario infernale in un Paese ancora alle prese con le scorie del catastrofico terremoto del 2010.
Haiti, scenario infernale
Un comunicato della Protezione civile riferisce in modo più preciso la maggiore concentrazione dei danni. Ben 500 vittime sono state registrate nel sud del Paese, altre 100 a Grand’Anse, 122 a Nippes e altre 2 nel nord-ovest dell’isola. Lo scenario è desolante: case, chiese ed edifici storici distrutti dalla violenza della scossa, che ha provocato un quadro da allerta rossa in tutto il Paese. Il timore delle autorità è che il conto delle vittime possa aumentare ancora, arrivando a migliaia di persone. Le squadre di soccorso lavorano senza sosta nella speranza di trovare dei sopravvissuti. Gli stessi residenti sfuggiti alla catastrofe si sono adoperati fin da prima dell’intervento dei soccorritori per scavare fra le macerie. Il loro aiuto è stato determinante per estrarre persone ancora vive.
Stati Uniti pronti alla mobilitazione
Anche altri Paesi si stanno mobilitando per aiutare la popolazione di Haiti. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha disposto un intervento di supporto. Come riportato da un comunicato della Casa Bianca, il presidente americano ha nominato l’amministratrice dell’agenzia Usaid, Samantha Power, come alto dirigente degli Usa per il coordinamento delle operazioni. Nel frattempo, come riferito dall’US Tsunami Warning System, l’allerta maremoto è stata revocata.