Guerra in Ucraina: la denuncia di Reporters sans frontières

Reporters sans frontières (Rsf) ha segnalato alla Corte Penale Internazionale (Cpi) dei crimini di guerra perpetrati contri i giornalisti in Ucraina. “L’informazione non può venire considerata come un obbiettivo militare”, avverte l’Ong francese attiva nella difesa della libertà di stampa nel mondo, secondo cui i reporter sul terreno in Ucraina sono oggetto di “attacchi deliberati” da parte dei militari russi. Dall’inizio del conflitto, cinque giornalisti, cameramen e fotografi sono stati uccisi in Ucraina e diversi altri sono rimasti feriti.

I giornalisti morti in Ucraina

Il primo giornalista a morire in Ucraina è stato l’americano Brent Renaud, ucciso dai colpi di arma da fuoco sparati dall’esercito russo. Renaud, e il collega rimasto ferito stavano filmando i profughi in fuga da Irpin quando sarebbero stati sorpresi da colpi di arma da fuoco ad un checkpoint. Successivamente, sono deceduti il cameramen irlandese Pierre Zakrzewski, la giornalista ucraina Alexandra Kushinova. Il video reporter di Fox News Zakrzewski si trovava con il corrispondente Benjamin Hall e con la producer Alexandra Kuvshinova quando sono rimasti vittime di un bombardamento d’artiglieria nella parte nord-est del villaggio di Gorenka. Nell’area attorno Kiev è deceduto il cameraman Yevhen Sakun, vittima dell’attacco missilistico alla torre della tv a inizio mese. Due giornalisti ucraini, Oleg Baturin e Serhiy Tsyhypa, risultano scomparsi a Kakhovka e Nova Kakhovka.

Manuela Petrini: