Virginia Raggi traballa, ha pensato, per sua stessa ammissione, alle dimissioni, ma non molla. Anzi, rilancia. A due giorni dall’interrogatorio fiume che l’ha vista impegnata a rispondere alle domande dei magistrati della procura capitolina per oltre otto ore la “sindaca” incassa la solidarietà e il sostegno del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che sul suo blog posta la poesia in romanesco di un militante pentastellato, Antonio Ventrone: “Er sinnaco de Roma nun se tocca”. Forse la Raggi non avrà gradito l’uso del genere maschile ma ha sicuramente apprezzato il sostegno in questo momento così difficile: “Tra i tanti commenti di affetto di queste ore ho trovato questo che mi ha fatto sorridere. Vi ringrazio tutti e vi assicuro che tengo la barra dritta e vado avanti per Roma” ha scritto sul suo profilo Facebook, prima di aggiungere la poesia.
E sempre al social è affidata la reazione della deputata 5 Stelle Roberta Lombardi, sospettata di aver “spifferato” la vicenda delle polizze ai giornali e ora pronta a querelare: “Non c’è limite alle bufale che ci rifila un certo tipo di stampa – ha scritto su Facebook – Smentisco pubblicamente e categoricamente quanto riportato oggi in alcune fantasiose ricostruzioni giornalistiche secondo cui sarei stata io “a parlare per prima dell’esistenza delle polizze” fatte da Salvatore Romeo, di cui una indicava come beneficiaria la sindaca di Roma Raggi; è stato anche riportato che le stesse polizze sarebbero state oggetto del mio interrogatorio e ci sarebbe stata una fantomatica telefonata in cui Beppe Grillo mi accusa di aver fatto arrivare la vicenda ai giornali. Tutto falso. Una nuova fake news. Ho già dato mandato al mio avvocato, Ervin Rupnik, per querelare gli autori di queste falsità che infangano il mio nome e il mio operato a servizio del M5S. Il resto sarà la magistratura a chiarirlo”.
La Raggi, intervistata ieri sera da Mentana a “Bersaglio mobile”, aveva ammesso di “aver pensato alle dimissioni ma abbiamo un grande progetto per Roma”. La “sindaca” ha detto di non sapere nulla delle polizze “visto che si tratta di polizze da investimento che non presuppongono la firma del beneficiario e soprattutto secondo la stessa procura non costituirebbero fatto penalmente rilevante in quanto non emergerebbe un’utilità corruttiva. Non ho ricevuto un solo euro e sto valutando con i miei avvocati di querelare chiunque inventi o ipotizzi che io possa aver ricevuto un vantaggio da questa operazione”.
Una posizione apprezzata da Grillo che sul suo blog ha pubblicato una lettera al miele per la sindaca: “Cara Virginia, non deve essere facile ammettere i propri errori come tu hai avuto il coraggio di fare pubblicamente. Anche per questo hai la mia stima. Ora è chiara una cosa: hai contro tutti quelli che era possibile immaginare e ben oltre: anche persone in carne ed ossa su cui occorrerebbe poter contare”. E ancora: “In qualità di garante del Movimento 5 Stelle sono con te. Ad ogni attacco nei tuoi confronti sui giornali, per ogni insulto sessista degli ominicchi dei partiti, diffamazione sui media e cattiveria che giunge alle mie orecchie la mia stima ed il mio sostegno si fanno più forti”. “La polizza vita come strumento corruttivo è una fantasia malata, non un reato” afferma Grillo, che ribadisce:”Chi sta con te, sta con il Movimento. E viceversa”. Con buona pace di chi, anche nella base, comincia ad avere più di qualche dubbio sulle reali capacità della sindaca.