L’ultima volta che si era radunato il Cobra, il Comitato d’emergenza del Regno Unito, il Paese era sulle soglie dell’emergenza sanitaria. Del lockdown e di tutte le conseguenze che hanno accomunato i Paesi europei colti dalla pandemia da coronavirus. Il Cobra stavolta viene richiamato non per richiudere tutto ma per cercare di capire cosa fare per contenere il rimbalzo dei contagi da Covid-19 (ieri più di 4 mila) e, al contempo, non procedere con un nuovo lockdown totale. La Gran Bretagna ha adottato già qualche misura, come la stretta sui pub (come in Irlanda) e il limite di persone negli incontri all’interno e all’esterno (la Rule of Six). Ora, però, il vertice congiunto fra tutti i premier del Regno Unito assieme agli esperti sanitari dovrà fare i conti con una recrudescenza che non accenna a fermarsi.
Gran Bretagna, la riunione del Cobra
Boris Johnson e il suo governo rientreranno fra coloro che avranno il compito di istruire la popolazione britannica. Incoraggiando, stavolta, ad andarci piano con le uscite di casa, anche se per ragioni di lavoro. Ad anticiparlo è il ministro Michael Gove, che parla anche di una strategia (che verrà discussa proprio nella riunione col Cobra) per “ridurre l’interazione sociale”. Al fine, naturalmente, di porre un freno alla recrudescenza del coronavirus. Una situazione che, al momento, resta più o meno contenuta per quel che riguarda vittime e terapie intensive, ma che rischia di sfuggire di mano sul piano dei contagi. Il Regno Unito, infatti, nell’ultima settimana è tornato stabilmente sui livelli di maggio.
Discorso di Johnson
Starà ora ai vertici del Paese adottare una soluzione di compromesso. All’incontro con il Cobra partecipano anche i primi ministri di Irlanda del Nord, Galles e Scozia, con quest’ultima che ha già annunciato restrizioni. A prescindere dagli esiti della riunione. Più in generale, l’andazzo sarà probabilmente quello annunciato da Gove: ridurre luoghi e motivi di interazione (o peggio, di assembramenti) e ripristinare una sorta di regime di salvaguardia. Con uscite limitate e lavoro da casa, salvo casi eccezionali. Ne darà conto il premier in persona, in un messaggio alla Nazione atteso in serata.