Omicidio Regeni, Metsola: “L’Europarlamento non si fermerà”

Giulio Regeni

“Oggi Giulio Regeni avrebbe compiuto 35 anni. Sette anni fa, mentre studiava in Egitto, è stato rapito e ucciso. L’Europarlamento non si fermerà finché non emergerà tutta la verità, e finché non sarà fatta giustizia”. Così, in un post su Twitter, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Solo qualche settimana fa, la leader dell’Eurocamera era intervenuto sul caso parlandone durante la sessione inaugurale della XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo. In quell’occasione, aveva affermato: “Sul caso di Giulio Regeni voglio ribadire di fronte a una platea di ambasciatori tutto il nostro impegno a trovare una soluzione, anche questa è una missione del Parlamento europeo”.

Regeni, il post della madre

Anche la mamma di Regeni, Paola Deffendi, ha pubblicato sui profili social un post nel quale ribadisce la richiesta che, da anni, accompagna il caso di Giulio: una torta di “non compleanno”, sormontata dalla scritta “Giulio 35” e “Giustizia e Verità”. Non una vera torta ma il disegno di una torta. A più strati e colorata di giallo. Lo stesso colore che, dal 3 febbraio 2016, fa da sfondo allo slogan che accompagna la richiesta di verità e giustizia per il ricercatore friulano, dottorando dell’Università di Cambridge, prima rapito poi torturato e ucciso in Egitto, ormai sette anni fa. Il post, come quello della presidente Metsola, è accompagnato dall’hashtag #veritaegiustiziapergiulioregeni.

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