Dopo i tre incidenti sul lavoro di ieri, con un operaio deceduto nel ferrarese, altri quattro episodi si sono verificati oggi. Anche stavolta un lavoratore ha perso la vita, probabilmente travolto dalla caduta di un solaio in un cantiere in località Guercio, a Lerici, in provincia di La Spezia. Gli altri tre sono avvenuti rispettivamente in valle di Sole in Trentino, a Reggio Emilia e nel quartiere napoletano di Secondigliano.
Lerici
Era un italiano di 51 anni l’operaio morto oggi a Lerici (La Spezia), in località Guercio, mentre lavorava all’interno di un cantiere in una proprietà privata. L’incidente, secondo la prima ricostruzione dei Vigili del Fuoco della Spezia accorsi sul posto, sarebbe stato causato dal crollo di un solaio che avrebbe travolto il lavoratore. Sul luogo dell’incidente sono al lavoro Carabinieri e tecnici del servizio Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro per accertare le circostanze dell’evento. L’ennesimo incidente mortale sul lavoro ha innescato la reazione dei sindacati. “Un altro morto sul lavoro, la strage continua. È inaccettabile”, affermano le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. “Bisogna dire basta a questo dramma, servono subito investimenti delle aziende sulla sicurezza sul lavoro, specialmente per settori come l’edilizia, e controlli serrati con sanzioni da parte degli enti preposti, rafforzando l’attività ispettiva con nuove assunzioni. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata come un costo, ma come parte integrante del fare impresa, a cominciare dalle regole sugli appalti”.
Secondigliano
E’ precipitato da un’altezza di 12 metri il lavoratore che si trovava sul tetto in legno lamellare per un sopralluogo, nei pressi della piscina comunale di Secondigliano. Subito soccorso e portato all’ospedale “Cardarelli”, è lì ricoverato in gravi condizioni. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale caserma, quelli del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli per i rilievi del caso e personale dell’Asl per le verifiche di competenza. L’area è stata sequestrata.
Reggio Emilia
A Reggio Emilia operaio di 25 anni, di origine gambiana, è caduto da un’altezza di circa nove metri mentre stava lavorando sopra il tetto di un capannone e ora si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale. All’improvviso – stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri del Norm e del personale di medicina del lavoro dell’Ausl locale – sarebbero ceduti i pannelli del tetto, causando la caduta del ragazzo che ha riportato una ferita alla testa e la frattura di una gamba. “Questa è per noi una battaglia infinita – afferma Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto Cisl Emilia Centrale – Dopo la morte di un lavoratore edile per caduta da un ponteggio a Ferrara nella giornata di ieri, assistiamo all’ennesimo infortunio con la medesima dinamica: una caduta dall’alto. In attesa delle indagini degli enti preposti, ci interroghiamo se il giovane lavoratore fosse stato formato sul tipo di pericolo cui andava incontro in quell’attività e quindi perché non fosse regolarmente imbragato”.
Trentino
Non sarebbe in gravi condizioni un operaio di 58 anni caduto mentre mentre svolgeva dei lavori di manutenzione alla stazione di arrivo della funivia Marilleva 1.400, in valle di Sole, in Trentino. Dipendente delle Funivie Marilleva, l’uomo ha sbattuto la testa ed un braccio ma è sempre rimasto cosciente ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Sul posto, oltre al personale sanitario, anche i carabinieri.